il viceministro della Salute Youness Panahi ha implicitamente confermato che "l'avvelenamento è stato intenzionale", ha scritto l'agenzia Irna.
Negli ultimi mesi a Qom, una delle principali città sante iraniane, qualcuno ha avvelenato centinaia di alunne nel tentativo di provocare la chiusura delle scuole femminili: lo ha dichiarato un’autorità sanitaria.
Dalla fine di novembre, i media locali hanno riportato casi di avvelenamento respiratorio di centinaia di bambine di circa 10 anni nelle scuole della città.
Secondo l’agenzia Irna, il 14 febbraio i genitori si sono riuniti davanti al governatorato della città per “chiedere spiegazioni”. Oggi il viceministro della Salute Youness Panahi ha implicitamente confermato che “l’avvelenamento è stato intenzionale”, ha scritto Irna. (ANSA).