CALTANISSETTA. Una lettera aperta al Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Palermo, prof. Massimo Midiri sulla questione del Policlinico a Caltanissetta. Non si può certo dire che il Gruppo di lavoro per il Policlinico a Caltanissetta se ne stia stando con le mani in mano su questa delicata questione.
Lettera aperta che abbiamo ricevuto e che pubblichiamo:
“Noi, Gruppo di Lavoro per il Policlinico a Caltanissetta,
Le scriviamo in merito alla questione del quarto Policlinico della Sicilia. Negli
ultimi giorni abbiamo appreso come la Regione Siciliana voglia dotarsi di un
quarto Policlinico universitario. In seguito alle affermazioni da parte di
deputati regionali ennesi e dell’Onorevole Crisafulli, che insistono sulla
costituzione del Policlinico esclusivamente a Enna, non possiamo che fare
appello a Lei per aiutarci a portare avanti la causa del Policlinico a
Caltanissetta.
La città di Caltanissetta – sede delle facoltà di medicina, di ingegneria biomedica, di infermieristica, scienze e tecnologie biologiche e scienze e tecnologie agrarie – ospita un consorzio universitario pubblico, che fa capo all’Università di Palermo. Dall’altra parte, le due Facoltà di Medicina di Enna sono istituzioni private che potrebbero comunque istituire il Policlinico con fondi propri, così come avviene in altre parti d’Italia.
La Regione Siciliana in presenza di una disponibilità del Magnifico Rettore di Palermo di istituire a Caltanissetta un secondo Policlinico dovrebbe dare precedenza al pubblico rispetto al privato, in particolare se il pubblico ha già un’esperienza di un certo spessore e non qualche anno di vita. Egregio Rettore, tante sono le motivazioni che potrebbero portare a investire in un Policlinico a Caltanissetta: innanzitutto il Cefpas, unico grande centro regionale di formazione del personale sanitario, la cui attività si potrebbe validamente integrare con quella accademica.
L’organico e la conformazione del nostro ospedale “S. Elia” si prestano strutturalmente alla trasformazione in policlinico universitario, trattandosi di un ente già classificato come DEA di II livello, a differenza degli altri ospedali ipotizzabili come candidati. La struttura geografica della Sicilia centrale depone, poi, in favore del nostro territorio che, per l’appunto, si trova al centro di un triangolo tra Agrigento, Gela ed Enna, divenendo così estremamente funzionale. Caltanissetta è anche il centro per le emergenze-urgenze di 3 ASP (AG/CL/EN), sede dell’elisoccorso, della centrale operativa del 118 per tutte e 3 le province, servendo un bacino incredibile di abitanti di quasi 1 milione di persone. Caltanissetta è anche sede del trauma-center, nonché sede di chirurgia vascolare e neurochirurgia, queste ultime specializzazioni necessarie per il tirocinio della facoltà di medicina.
L’opportunità che offre un policlinico è anche di migliorare i servizi sanitari per tutta la zona sud della Sicilia nonché quella di formare nuove figure professionali del settore che spesso sono costrette a lasciare la nostra terra. Il nostro territorio, come abbiamo sottolineato anche nelle nostre precedenti lettere alle istituzioni ed ai politici siciliani, è stato per troppo tempo abbandonato dagli enti pubblici ed ha vissuto un declino del tessuto economico-imprenditoriale. L’opportunità della realizzazione di questa nuova infrastruttura potrebbe rivitalizzare una comunità che ha un fortissimo legame con l’Università di Palermo: la maggioranza degli studenti nisseni che rimane sull’isola frequenta l’Ateneo del capoluogo, anche nelle predette sedi collocate nella nostra città.
La motivazione che ci muove è forte: in meno di una settimana hanno aderito alla causa più di 200 volontari e abbiamo raccolto oltre 2000 firme. Ci rivolgiamo a Lei chiedendo di sposare la nostra causa, sollecitando la Giunta regionale, anche e soprattutto attraverso i media, affinché faccia la scelta giusta, che porterà certamente valore aggiunto a Caltanissetta e all’Ateneo. Siamo tutti al Suo fianco in questa battaglia”.
Gruppo di lavoro per il Policlinico a Caltanissetta