Il ritrovamento della nave greca e di altri reperti simili davanti alle coste siciliane rendono il territorio del golfo di Gela, un territorio particolarmente vocato al trattamento di questo tipo di materiali ai fini dello studio e della conservazione.
Il ritrovamento della nave greca e di altri reperti simili davanti alle coste siciliane rendono il territorio del golfo di Gela, un territorio particolarmente vocato al trattamento di questo tipo di materiali ai fini dello studio e della conservazione.
Per questa ragione nel 2021 all’ARS, l’allora deputata regionale Ketty Damante aveva proposto attraverso un disegno di legge, l’istituzione del Centro di restauro del legno bagnato, laboratorio tecnico-scientifico del Centro regionale per la progettazione, il restauro, e per le scienze naturali ed applicate ai beni culturali. Secondo la norma depositata dalla stessa deputata gelese, il museo sarebbe dovuto sorgere presso il Museo regionale dei relitti greci sito a Gela. Oggi quell’idea è legge grazie ad un emendamento alla legge finanziaria regionale del collega Nuccio Di Paola, oggi vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana.
“Il nostro territorio – spiegano Damante e Di Paola – per nostra fortuna è ricco di testimonianze di un passato che pian piano sta venendo letteralmente a galla. Dopo il ritrovamento della famosa nave greca, del suo restauro ed esposizione e di decine di altri relitti adagiati sotto strati di sabbia davanti alle nostre cose, hanno fatto emergere la mancanza in Sicilia di un laboratorio specializzato nel trattamento e nel restauro del legno imbibito. Un’assenza che ha causato il trasferimento dei rinvenimenti, per l’esecuzione dei lavori di restauro e conservazione, in laboratori specializzati al di fuori del territorio isolano”.
“Ciò ha comportato non solo il sostegno di ingenti costi da parte della Regione Siciliana, ma ha rappresentato anche la perdita di importanti occasioni di studio e formazione, concludendosi senza che nessuna professionalità siciliana avesse acquisito le conoscenze e le tecniche necessarie per occuparsi dei futuri restauri, nonostante i fondali della nostra isola siano ancora ricchi di reperti. Oggi, grazie al nostro provvedimento, quest’idea è realtà. Gela avrà un Centro di restauro del legno bagnato, un luogo d’eccellenza a livello europeo che, potrà essere fucina di formazione e competenze, oltre che di altissimo livello culturale per il nostro territorio” – concludono Damante e Di Paola.
A proposito di norme per la città del Golfo a firma Di Paola, si registra il contributo per i ragazzi della Special Olympics, l’ottantesimo anniversario dello sbarco degli alleati a Gela, un contributo straordinario al Comune di San Cataldo e ancora altre norme di caratura regionale.