Fatti dall'Italia

Con la pistola (a salve) in classe, denunciato 14enne, in una scuola arrivano i carabinieri

Ragazzi con la pistola. “Troppi ragazzi escono di casa armati”, ha detto solo qualche giorno fa il procuratore generale di Napoli Luigi Riello, sottolineando la “preoccupante frequenza” di aggressioni per un nonnulla. Coltelli a serramanico, soprattutto, da tenere a portata di mano per le scorribande notturne. Ma anche pistole. Come è successo l’altro giorno a Napoli, dove un quattordicenne se l’è portata a scuola. A raccontare la storia sono i carabinieri, intervenuti sul posto dopo una segnalazione al 112.

La scuola in questione è un istituto di Poggioreale, periferia orientale della città. Durante una lezione la pistola cade per terra. Si tratta, verrà accertato, di una replica perfetta della tedesca Walther PPK, famosa per essere l’arma preferita da James Bond, l’agente 007. Sprovvista di tappo rosso e col fusto disegnato per essere portata comodamente nei pantaloni, la pistola cade dalle tasche di un ragazzino di 14 anni. Qualcuno ride, mentre la professoressa resta impietrita.

“Ha paura e non osa toccarla”, ricostruiscono i carabinieri, mentre il proprietario ammette che si tratta di un’arma a salve, calibro 8. Poi qualcuno chiama il 112 e i carabinieri del nucleo radiomobile intervengono pochi minuti dopo. Sequestrano la pistola e per il minore scatta una denuncia per porto abusivo di armi. A scuola arrivano anche i genitori, cui viene affidato il 14enne. La presidente della commissione Anticamorra della Regione Campania, Carmela Rescigno, della Lega,parla di “episodio inquietante che deve aprire una riflessione sull’utilizzo di strumenti più efficaci per prevenire e combattere la delinquenza giovanili.

In casi come questi l’allontanamento immediato dalla famiglia sarebbe una misura necessaria”. Secondo il deputato campano dei Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, c’è un problema di imitazione di ‘eroi’ negativi, come i personaggi di Gomorra o Tony Montana di Scarface. “Troppi giovani, anche bambini – dice Borrelli – inseguono falsi miti e cadono in quella trappola, tesa loro da adulti incoscienti, irresponsabili, fanatici e criminali, che fa vedere come traguardo i guadagni facili, il successo, la fama ad ogni costo ottenuti a suon di paura, VIOLENZAe colpi di pistola”

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