Attualità

Commercio Equo e Solidale. L’approccio alternativo che mette al centro la persona e la comunità

La società di oggi avanza verso un futuro che si evolve attingendo ai lasciti del passato; un procedere che si spinge lungo un cammino civilizzato sempre più vicino all’uomo e ai suoi bisogni morali.

È il caso del commercio equo e solidale, approccio alternativo al commercio convenzionale che mette al centro del suo mondo la persona e la comunità, ponendo in secondo piano il concetto di profitto.

Nato negli anni ’50 per mano di preti che desideravano donare un giusto contributo ai bisognosi, creando inizialmente prodotti per fini religiosi, il commercio equo e solidale ha iniziato a espandersi anno dopo anno fino a costituire, con le dovute certificazioni, le fondamenta di vere e proprie attività internazionali.

Cos’è il commercio equo e solidale? Quali sono i suoi principi? In che modo apporta cambiamenti all’interno dell’ambito commerciale? Come si può sostenere il commercio equo e solidale? Che opinioni si ha di esso?
Domande che nascono dalla voglia di conoscere nuove forme di comunicazione, di vicinanza al prossimo, e dal desiderio di curare un mondo malato, sfruttato da una parte della società che lo vive come pleonastico contenitore.
D’altro canto, le risposte offrono più di quanto si possa pensare: sorprendono e motivano e insegnano.

Il commercio equo e solidale è una forma anticonformista di compravendita. Un diverso orientamento al commercio che concepisce una relazione equa – paritaria ‒ tra i vari soggetti coinvolti nella rete di commercializzazione. Si muove su binari che incoraggiano la giustizia sociale, lo sviluppo sostenibile, l’educazione all’ambiente; sensibilizza la società a un’economia pulita, priva di pregiudizi e traboccante di reciprocità umana.
A seguire, nell’immagine, sono rappresentate i dieci principi fondamentali su cui fonda il commercio equo e solidale. Fondamenti rilasciati dall’Organizzazione Mondiale per il Commercio Equo (World Fair Trade Organization, WFTO).

Il Terzo Settore ricopre un ruolo fondamentale affinché la società possa accogliere in maniera positiva e non timorosa il commercio equo e solidale. Attraverso una campagna di sensibilizzazione, accompagnata da azioni concrete che dimostrano i molteplici vantaggi che tale tipo di commercio comporta, sempre più produttori e consumatori vertono le loro scelte commerciali verso questa direzione, arrivando, oltretutto, a sposare gli stessi valori che le organizzazioni del Terzo Settore sostengono. È uno scambio reciproco che permette di dare valore al concetto, non solo di impresa, ma anche di vita. Sì, perché il dare/avere tra persone con eque opportunità arricchisce la comunità e la accompagna in un viaggio evolutivo sano dove l’uomo, al centro di esso, acquisisce un arricchimento interno che contribuisce al benessere universale.

Ecco perché bisogna sostenere il commercio equo e solidale, nonostante molte opinioni discordanti, oltre i preconcetti e lo sfruttamento.

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