Caltanissetta. Presentato nell’aula Morici di Sicilbanca il libro “Forse c’è stato un tempo” di Massimo Caponnetto

CALTANISSETTA. Nelll’aula Morici di Sicilbanca è stato presentato il libro “C’è stato forse un tempo” di Massimo Caponnetto, figlio del magistrato Antonino Caponnetto. All’evento, organizzato dalla locale associazione Onde donneinmovimento e dal Centro Studi Paolo e Rita Borsellino di Palermo, oltre all’autore Massimo Caponnetto hanno partecipato Francesca Grasta del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino, Vitalia Mosca della Storia Patria di Caltanissetta, Leoluca Orlando ex sindaco di Palermo ed Ester Vitale dell’associazione Onde donneinmovimento.

Per la Polizia di Stato sono intervenuti il vicario del Questore Gaspare Calafiore, in rappresentanza del Questore Emanuele Ricifari, e il sostituto commissario Salvatore Falzone, responsabile dell’Ufficio per la Sicurezza Personale della Questura nissena. Nel libro di Massimo Caponnetto il vissuto personale e quello professionale di “nonno Nino” si intrecciano in una sequenza di avvenimenti che hanno caratterizzato la lotta a Cosa Nostra.

Il libro descrive la storia d’amore di Bettina e Nino nata negli anni ‘40, la storia che vide la città di Palermo insanguinata da una lunga serie di omicidi e stragi negli anni ’80 e quella del pool antimafia guidato dal giudice Antonino Caponnetto dal 1983 al 1987 e nel quale lavorarono Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe Di Lello, e Leonardo Guarnotta.

L’attività del pool portò all’arresto di centinaia di criminali legati a Cosa Nostra, culminando nel maxiprocesso di Palermo. Il sostituto commissario Salvatore Falzone ha fatto un breve intervento nel corso del quale ha ricordato i primi anni ’90, vissuti da giovane poliziotto in servizio all’ufficio scorte di Palermo, dove conobbe e scortò il dr Antonino Caponnetto.

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