CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Dopo un lungo periodo di prorogatio, finalmente il Comune di Caltanissetta ha emanato il bando per l’espletamento della gara per il rinnovo della gestione dei parcheggi a pagamento.
L’amministrazione comunale avrebbe potuto cogliere l’occasione per dare un’impronta in termini di maggiore efficienza e di ammodernamento di un servizio che dovrebbe evolvere di pari passo con i tempi.
Considerata la lunga durata del servizio bandito (praticamente di ben otto anni), sarebbe stato opportuno creare le condizioni per stimolare da parte dei privati un progetto di finanza per la realizzazione di un parcheggio nella parte alta della città, lì dove orbitano una serie di amministrazioni pubbliche come il Tribunale, la Questura, il Genio Civile, l’Inail, l’Ispettorato Agricoltura, l’Archivio di Stato, alcuni uffici dell’Asp, Istituti scolastici e diversi Istituti di credito.
Invece, il bando prevede esclusivamente una mera riorganizzazione del parcheggio Medaglie D’Oro con la preventiva realizzazione di costosissime rampe di cui non si comprende l’utilità.
Il rinnovo del conferimento del suddetto servizio avrebbe potuto rappresentare anche un’occasione per eliminare alcune storture del precedente bando: l’ultima gestione del servizio dei parcheggi a Caltanissetta è tra le poche in Italia a prevedere una trattenuta a favore delle casse comunali superiore al 50%.
Il nuovo bando, addirittura, prevede una trattenuta di almeno il 54%.
Ciò significa che la ditta che si aggiudicherà la gara, avendo minori margini di guadagno rispetto agli attuali, avrà difficoltà a garantire le già discutibili ventuno ore di lavoro settimanale previste contrattualmente per ogni lavoratore.
L’Amministrazione comunale, evidentemente, intende prediligere gli incassi a scapito degli ausiliari del traffico, oramai da troppi anni impiegati per un numero di ore ( appunto, ventuno) non commisurato alle necessità del servizio.
Sarebbe bastato prevedere a favore della ditta aggiudicataria una porzione di incassi maggiore e nel contempo vincolarla ad assumere gli attuali lavoratori per un numero di ore non inferiore a trenta.
Ciò avrebbe avuto, innanzitutto, una valenza etica e di giustizia sociale nei confronti dei lavoratori, e vi sarebbe stato inevitabilmente un consequenziale miglioramento del servizio con un incremento degli introiti di cui ne avrebbe beneficiato, in primis, il Comune.
Tali scelte denotano poca lungimiranza e visione politica che invece sarebbero state necessarie in un passaggio amministrativo tanto delicato.
L’Amministrazione, pertanto, ancora una volta, anziché gestire i processi, si è fatta trovare impreparata “decidendo di non decidere”.
Orgoglio Nisseno