Intitolata alla compianta prof.ssa Rosaria Martorana l’aula C.I.C. dell’Istituto “A. Volta”, ovvero lo spazio riservato al Centro di Informazione e Consulenza psicologica, curato dalla psicoterapeuta Dott.ssa Gloria Messina. Alla cerimonia di intitolazione, svoltasi sabato 18 febbraio in un clima visibilmente commosso, hanno partecipato il Dirigente Scolastico Vito Parisi, la dott.ssa Messina, un cospicuo numero tra docenti, ex docenti e personale A.T.A. del “Volta” , gli studenti della classe 5° E, ex allievi della prof.ssa Martorana, nonché i familiari e i congiunti della docente, prematuramente scomparsa lo scorso 30 maggio.
Non casuali nè la scelta della data, coincidente con la vigilia del compleanno della professoressa, né l’idea di dedicarle proprio l’aula del servizio C.I.C. , ambito a cui la docente, stimatissima per la sua profonda sensibilità, si è dedicata con particolare abnegazione, consapevole del valore fondamentale dell’ascolto in tutte le relazioni umane e in particolare in quelle con gli adolescenti.
Nella sala biblioteca del “Volta”, la
cerimonia è stata aperta dal Dirigente Parisi, che ha tracciato un vivido
ritratto umano e professionale della professoressa, sottolineandone la
“passione per le persone” e l’’incontenibile dedizione” per il proprio
prossimo, colleghi, studenti, amici, conoscenti, verso cui la compianta mostrava
sempre una materna disponibilità, sia per professione sia per indole sia per
vocazione.
A seguire la professoressa Franca Amico ha recitato un’emozionante propria poesia, con cui ha commemorato la collega scomparsa, definendola “guerriera di luce”, a sottolineare la sua tenacia nell’affrontare la malattia con dignità e coraggio; nei versi l’autrice immagina che l’anima della carissima Rosaria sia tra quelle “belle nelle danze del cielo” con il suo “radioso sorriso” e la sua “forza indisturbata”.
Particolarmente commuovente l’intervento della prof.ssa Susy Gallo Afflitto che, legata alla prof.ssa Martorana da lunga e intima amicizia, ha indirizzato all’amica una lettera, pregna di ricordi condivisi e testimoniante il profondo affetto e la stima reciproca che, pur nell’intenso dolore dovuto al vuoto incolmabile, permettono di percepire la presenza morale quasi tangibile dell’indimenticata amica e collega.
Ha preso dunque la parola la prof.ssa Maria Carmela Miceli che, in un ideale passaggio del testimone, ha ricevuto quello che lei stessa ha definito “l’onore e l’onere” di sostituire la cara collega nel coordinamento sia del servizio di consulenza psicologica sia delle azioni per gli studenti con bisogni educativi speciali o disturbi dell’apprendimento; la prof.ssa Miceli ha ricordato con emozione con quanta passione la prof.ssa Martorana ricoprisse questo incarico, passione trasmessale insieme alla tenace consapevolezza delle difficoltà derivanti da un ambito così delicato, in cui la strada da percorrere è molto lunga, ma, come spesso in modo suadente ripeteva: “L’importante è cominciare e guardare avanti.”
Molto sentito anche l’intervento dello studente Aldo Urso che, a nome degli ex allievi della prof.ssa Martorana, ne ha rievocato l’autentica capacità di comprensione, di “segnare il cuore” dei propri studenti, a cui si presentava non con il semplice ruolo di docente, che pure svolgeva in modo professionale e scrupoloso, ma più con il carisma di un’educatrice, sempre disponibile all’ascolto e al dialogo.
E, tra le tante doti della compianta prof.ssa, è proprio questa affabile capacità di ascoltare che il Dirigente Parisi e i docenti del “Volta” hanno voluto ricordare nella targa commemorativa posta per l’intitolazione dell’aula C.I.C.; molto eloquente in proposito la frase scritta sotto il nome della docente, frase che recita: “L’ascolto è il sorriso dell’accoglienza”. La targa, con unanime commozione, è stata scoperta da Valentina Butera, figlia della prof.ssa, la quale, a nome di tutta la famiglia, ha ringraziato il Dirigente e i docenti per l’omaggio affettuoso tributato alla madre. Infine Francesco, figlio della prof.ssa Martorana, ha espresso parole di stima per l’istituto,che la madre considerava come una seconda casa e in cui ha prestato servizio dal 1996 fino al 2022; Francesco ha ricordato con quanta amorevole dedizione la madre abbia svolto il proprio lavoro, al punto da assicurarle perpetua memoria nella famiglia del “Volta”.