Questa mattina, nell’aula magna del Liceo Classico, Linguistico e Coreutico “Ruggero Settimo” di Caltanissetta si è svolto il convegno “Isolati e disincantati… il fenomeno degli hikikomori e cyberbullismo quali legami?”.
L’incontro è stato organizzato e promosso dall’Inner Wheel di Caltanissetta, club service quest’anno presieduto da Pina Adamo, in collaborazione con il Ruggero Settimo, diretto da Irene Collerone. Un appuntamento programmato per la scorsa settimana poi rinviato a causa dell’allerta meteo arancione che aveva portato alla preventiva e precauzionale chiusura delle scuole e, dunque, dell’aula magna nella quale si sarebbe dovuto svolgere il convegno.
Diversi esperti Hanno partecipato a questo confronto che ha toccato tematiche molto importanti per comprendere e supportare le nuove generazioni ma anche per informare, sensibilizzare e tentare di offrire uno spunto di riflessione critica su fenomeni che costringono i nostri giovani all’isolamento sociale.
Dopo i saluti iniziali della presidentessa dell’Inner Wheel Pina Adamo e della dirigente del “Ruggero Settimo” Irene Collerone sono intervenuti lo psichiatra e psicoterapeuta Michele Cannavo, il Procuratore del Tribunale dei minorenni Rocco Cosentino e Salvo DiBenedetto Medico Superiore della Polizia Postale.
Insieme hanno offerto uno spunto di riflessione allo scopo di informare e sensibilizzare sui fenomeni che nascondono dei disagi adattivi e sociali, come l’isolamento e il ritiro sociale, fino a giungere all’abbandono scolastico, scegliendo l’autoreclusione nella propria stanza a causa del mancato adattamento nel contesto sociale.
Il dottore Michele Cannavo, nel suo intervento, ha spiegato le cause che stanno alla base dell’hikikomori, una condizione vissuta dai ragazzi di età compresa tra i 14 e 25 anni che si sentono schiacchiati dalle aspettative che ricevono dall’esterno, trasmesse dalla famiglia o dal gruppo di pari. La parola che sta alla base della patologia è la “vergogna” che vivono i giovani che si sentono chiusi in una gabbia di attese. Non sempre la causa di questo disagio è la dipendenza da internet ma sicuramente può diventare è la conseguenza del disagio poiché in quel mondo virtuale l’individuo si sente “al sicuro”.
Durante la giornata è stato proiettato un cortometraggio pubblicato su RaiPlay che ha tra gli interpreti anche Achille Lauro che sottolinea i sintomi che preannunciano l’hikikomori per consentire a chi sta attorno al giovane di cogliere le prime avvisaglie e contrastare lo stato di malessere e depressione prima che diventi troppo grave.
Il procuratore Rocco Cosentino ha evidenziato gli strumenti giuridici a tutela delle vittime del Cyberbullismo per far comprendere ai giovani che determinati gesti, seppur svolti nel mondo virtuale, non devono essere subiti passivamente ma sono condannabili.
Il medico Salvo DiBenedetto, portando l’esperienza vissuta dalla Polizia Postale, ha cercato di promuovere la consapevolezza dell’utilizzo corretto di internet, i diritti, le tutele per chi subisce cyberbullismo e gli strumenti da poter utilizzare.
Al termine dell’incontro il filo conduttore che è emerso è “la cura dell’altro” e l’attenzione verso chi ci circonda come prima strategia da dover adottare per creare un circolo virtuoso nel gruppo dei pari. Un approccio che consente di evitare una condizione di disagio sociale e personale.
Un messaggio positivo che l’Inner Wheel e il Ruggero Settimo hanno voluto sottolineare con forza per poter aiutare i giovani a costruire una società più responsabile e interattiva.