“Solo l’intervento della Regione può garantire le 36 ore a tutto il personale dell’Asp di Caltanissetta. E’ necessario aggiornare la pianta organica alle reali e attuali esigenze dell’azienda”. Lo afferma in una nota il sindacato Nursind che chiama in causa l’assessorato regionale alla Salute per dirimere la questione del personale sanitario in provincia.
“Sulla base dell’attuale dotazione organica che registra degli esuberi – spiega il segretario territoriale Nursind, Giuseppe Provinzano – il commissario aveva comunicato l’impossibilità di aumentare da 28 a 36 le ore settimanali, così come richiesto da tutte le sigle firmatarie del contratto. Tale aumento avrebbe infatti provocato un eccessivo sforamento della spesa. Essere riusciti dunque ad arrivare a 30 ore, grazie anche alla disponibilità del commissario straordinario, è stato un risultato non certo risolutivo, ma fondamentale per evitare che professionisti validi venissero congedati irrimediabilmente. Auspichiamo e ci faremo parte attiva presso il governo regionale affinché si possano rivedere quei parametri per consentire il potenziamento del personale secondo le reali esigenze dell’azienda e non sulla base di un fabbisogno ormai datato”.
Il Nursind spiega inoltre che “in merito al fabbisogno aziendale 2021-2023, la riserva all’esterno del 50 per cento dei posti, nell’ambito delle procedure di stabilizzazione, è prevista dalla normativa vigente, non certo dalla contrattazione sindacale. Dunque è la legge che lo stabilisce e dispiace che siano state diffuse informazioni false per creare un clima di confusione tra i dipendenti e forse accaparrarsi qualche delega, a scapito dei lavoratori”.