«La Regione Siciliana non ha abbandonato i 300 tirocinanti palermitani e tutti quelli delle altre province che ancora non hanno ricevuto il contributo previsto dall’Avviso 22. Ad oggi sussistono criticità che il dipartimento del Lavoro ha più volte reso note e che fermano l’erogazione di quanto spettante». Lo dice l’assessore regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, Nuccia Albano, in merito a quanto dichiarato dal deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci.
«In particolare – prosegue Albano – non risultano pratiche ancora da istruire, ma solo da completare perché carenti di documentazione a fronte delle anomalie riscontrate dagli uffici del dipartimento Lavoro. Quest’ultimo ha, comunque, attivato il cosiddetto “soccorso istruttorio”, richiedendo di integrare la documentazione e le dichiarazioni mancanti per definire il procedimento. Nessuna volontà da parte dell’amministrazione di penalizzare, nel tempo e nell’azione, i tirocinanti e le imprese. E anche dopo il soccorso istruttorio sono state riscontrate criticità, soprattutto in registri delle presenze, contratti di assicurazione sulla responsabilità civile, contratti di assicurazione sugli infortuni, tutor didattici e quelli aziendali».
«Sfugge ai più – sottolinea l’assessore – che le somme erogate sottostanno ai principi fissati dalle regole di rendicontazione europee e ai suoi stringenti e rigorosi controlli che gli organismi preposti effettuano sistematicamente. Quindi l’eventuale emissione di pagamenti in presenza di documentazione non in regola comporta la inammissibilità della spesa, crea debito fuori bilancio e responsabilità per danno erariale a carico dei funzionari. Ogni tirocinante, così come l’impresa, potrà chiedere l’accesso agli atti, rendersi conto della documentazione mancante ed eventualmente sollecitare le imprese a presentarla, così come l’onorevole Schillaci potrà chiedere accesso, rientrando nelle sue prerogative parlamentari, per avere conoscenza puntuale dell’operato del dipartimento».
«Gli uffici regionali – conclude l’assessore Albano – sono in grande difficoltà per carenza di personale e sovraccarico di lavoro, legato anche a una miriade di competenze discendenti da regolamenti europei, leggi nazionali e regionali. Qualche ritardo è anche tollerabile ma non può essere sempre e comunque oggetto di attacchi ingiustificati. La mancanza di funzionari è un problema che andava affrontato in tempi debiti, che oggi è ancora più grave e che il governo regionale deve mettere nella sua agenda politica, così come sostenuto dall’assessore Andrea Messina, con il quale condivido la volontà di un rafforzamento del personale regionale».