SERRADIFALCO. La Giunta comunale ha deliberato la dichiarazione dello stato di crisi del comparto Uva da Tavola di Canicattì IGP. Si tratta di una decisione assunta a seguito del profondo stato di crisi economica nella quale versa un comparto che, in passato, ha portato ricchezza e lavoro anche nel territorio serradifalchese limitrofo a quello canicattinese.
La crisi del comparto Uva ha investito alcune aziende che si trovano tra lo stesso territorio di Serradifalco e quello di Canicattì e la cui virulenza ha fatto registrare nel 2022 un ulteriore elemento di aggravamento della crisi, dovuto agli effetti del conflitto Russia-Ucraina e a fenomeni speculativi realizzati da grandi gruppi finanziari, ha fatto sì che si registrasse un aumento dei costi affrontati dalle aziende agricole/viticole, in particolare di quelli per l’energia, che hanno raggiunto livelli insostenibili.
Il verificarsi poi di fenomeni atmosferici avversi con temperature elevate e persistente siccità, oltre al verificarsi di nebbie nella prima decade di ottobre, hanno accentuato la già grave crisi del comparto. La delibera di Giunta dell’amministrazione Burgio è arrivata dopo che a Canicattì s’è tenuto un tavolo di confronto tra i Sindaci dei territori facenti parte del comparto Uva da Tavola in aree IGP Canicattì e Mazzarrone, in cui si è convenuto di predisporre una delibera di Giunta unitaria con cui dichiarare lo stato di crisi del comparto Uva da Tavola di Canicattì IGP e chiedere al Governo Nazionale e Regionale l’adozione di interventi urgenti a sostegno di questo settore produttivo.