SAN CATALDO. Sono state approvate all’unanimità, durante il Consiglio Comunale di ieri, le mozioni su Disability Card, Contrasto alla Violenza sulle donne, Voto dove Vivo, tutte mozioni che hanno come tema fondante l’inclusione e il contrasto alla violenza e alla discriminazione, temi cari ai gruppi politici PD e Le Spighe e ai Consiglieri comunali Francesca Cammarata, Marco Imera, Mario Lupica, Chiara Fulco, Massimo Emma, che hanno promosso la discussione su tali questioni.
La Carta europea della disabilità, denominata Disability Card, è una tessera che permette l’identificazione dei soggetti con disabilità e l’accesso a servizi e benefici, in un contesto di reciprocità con gli altri Paesi dell’Unione europea. La tessera è infatti riconosciuta dagli Stati membri che aderiscono al progetto europeo “EU Disability Card”. Lo scopo è quello di contribuire alla piena inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale delle comunità, promuovendo la semplificazione amministrativa, al fine di assicurare alle persone con disabilità parità di accesso a determinati benefici oltre confine, principalmente per quanto riguarda cultura, attività ricreative, sport e trasporti. La Disability card è rilasciata dall’Inps, previa procedura di richiesta attiva presso il portale INPS dal 22.02.2022, a tutti i soggetti in condizione di disabilità media, grave e di non autosufficienza, appartenenti alle categorie individuate nell’allegato 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159.
Dato che i Comuni possono sottoscrivere apposite
convenzioni con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per le
politiche in favore delle persone con disabilità, affinché i possessori della
predetta carta possano aderire a beni e servizi pubblici e privati
gratuitamente o a tariffe agevolate, è stata invitata la Giunta ed il Sindaco
ad attivarsi in tal senso e ad impegnarsi inoltre a promuovere l’attivazione di
convenzioni, che prevedano agevolazioni rivolte ai possessori di Disability
Card.
Per quanto invece concerne il tema del contrasto alla violenza sulle donne, le proposte dei consiglieri sono state molteplici, come l’istituzione con cadenza annuale un concorso finalizzato a premiare i progetti scolastici che realizzino migliori ed innovativi percorsi di educazione, sensibilizzazione e aiuto per intervenire didatticamente sulle politiche di genere, sull’educazione all’uguaglianza e al rispetto e su la violenza di genere; l’inserimento del numero unico antiviolenza 1522 nella homepage del sito web istituzionale, dandone adeguata pubblicità; l’inserimento, nella homepage del sito web istituzionale, del collegamento all’ app Youpol del Ministero dell’Interno, app con la quale è possibile trasmettere messaggi e immagini direttamente alla Polizia di Stato, segnalazioni georeferenziate che vengono ricevute dalla Questura competente; l’attivazione di uno sportello di ascolto per facilitare l’assistenza e il soccorso alle donne vittime di violenza, in accordo e supporto ai centri antiviolenza; l’istallazione, sulla panchina rossa posta di fronte alla sede del Palazzo Comunale, dell’apposita targa informativa del numero unico antiviolenza 1522 ed infine la sollecitazione della Regione Siciliana affinché preveda azioni specifiche e risorse mirate a sostegno degli enti locali per prevenire e contrastare fenomeni di segregazione, anche attraverso profili di sostegno psicologico e di mediazione culturale.
Per ultima, la mozione Voto dove Vivo, anch’essa approvata, che mira a garantire il diritto di voto a tutte e tutti coloro che studiano o lavorano fuori e non hanno la possibilità di rientrare nelle città di residenza nelle giornate di votazione. Le proposte sul tema hanno riguardato il sollecito di Parlamentari locali ed il Parlamento Italiano tutto all’approvazione della Proposta di Legge n.1714/2019 attualmente presente in Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, supportata dal Comitato Civico “Voto dove Vivo” per modificare le procedure elettorali e consentire l’esercizio del diritto di voto alle cittadine ed ai cittadini fuorisede in occasione delle elezioni per il rinnovo dei rappresentanti alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica e dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, ovvero in occasione dello svolgimento di consultazioni referendarie; e l’invito al sindaco e alla giunta di invitare l’ARS a sostenere le proposte che mirano a riformare il Codice degli Enti Locali al fine di prevedere il voto per corrispondenza o con altro mezzo ritenuto idoneo anche nell’ambito delle elezioni comunali e regionali per le elettrici e gli elettori impediti ad esercitare il voto presso il Comune di residenza, in quanto temporaneamente risiedenti fuori provincia.