MUSSOMELI – Si terrà venerdì 13 gennaio a Palazzo Sgadari, con inizio ore 12,00, l’assemblea del personale indetta dalle segreterie aziendali CISL-UIL-NURSIND del P.O. “Longo” di Mussomeli. Questo il comunicato delle segreterie: ““Inizialmente l’assemblea era prevista per giovedì 12 presso la sala assemblee dell’ospedale. Dopo il diniego del dirigente medico dott. Benedetto Trobia di presidio per comprovati motivi di sicurezza ed incolumità pubblica legati alla necessità di gestire in sicurezza l’accesso alle strutture sanitarie scaturenti dall’emergenza SARS-CoV-2, abbiamo chiesto ed ottenuto da parte dell’amministrazione comunale l’utilizzo dei locali di Palazzo Sgadari. Il tema dell’assemblea non riguarda esclusivamente la presenza “a singhiozzo” di un’anestesista all’interno del presidio 24h/24, ma l’andamento del presidio la cui funzionalità è ridotta al lumicino in relazione alle potenzialità dello stesso. I pochi reparti aperti sono in forte sofferenza, quelli appena inaugurati sono stati immediatamente chiusi e quelli da aprire rimangono tali solo sulla carta. I servizi non sono da meno: c’è una richiesta sempre più crescente, non solo da parte di utenti del Vallone ma anche dalla zona sud di Caltanissetta oltre che dai paesi delle province viciniori. Anche il territorio non è da meno. Il poliambulatorio di Mussomeli eroga molte meno prestazioni del dovuto. A fronte di diversi specialisti andati in quiescenza non c’è stato alcun reintegro con conseguente allungamento delle liste d’attesa. I presidi territoriali sono anche loro in forte sofferenza.
Abbiamo rivolto l’invito a partecipare al sindaco del Comune di Mussomeli, ai consiglieri e giunta, alla Commissione Sanità affinché ci sia un confronto costruttivo sul futuro del P.O. “Longo”. Siamo alla ricerca di soluzioni e per questo aperti al dialogo con istituzioni e cittadini affinché possa venir fuori un documento ufficiale da consegnare al management dell’ASP di Caltanissetta. Auspichiamo la presenza di tutti all’assemblea. Non solo dipendenti ma anche e soprattutto cittadini. L’ospedale ed i servizi territoriali sono un bene di tutti. Difendiamoli.”