Questa storia di Matteo Messina Denaro non è come si dice avvolta nel mistero. Vero che era ricercato da trenta anni, ma il fatto che nessuno lo trovasse non ha nulla di misterioso. Abitava non a Londra, dove probabilmente è facile nascondersi nell’anonimato, ma a Campobello di Mazara, dove tutti si conoscono e si salutano, trattandosi di un piccolo centro dove anche i cani e i gatti si frequentano tra loro. Queste ovvie considerazioni sollevano un interrogativo.
Come mai allora l’efferato boss viveva tranquillamente nel suo paesello senza il timore di finire tra le grinfie dei carabinieri? Bella domanda, facile risposta. Egli non era un bischero qualsiasi bensì il capo temuto della mafia, che conta di più del sindaco e anche del presidente della Sicilia, e sapeva che nessuno avrebbe osato denunciarlo per non rischiare di essere trasportato al cimitero.
Quando uno è al vertice di una organizzazione potente e aggressiva gode di un tale rispetto che nessuno si azzarda a contrastarlo, non si sa mai. Ecco perché Messina Denaro occupava un appartamento senza essere sfiorato dal dubbio che qualcuno potesse incastrarlo. Rendiamoci conto che stiamo parlando di un centro nel cuore della Sicilia, dove per forza di cose la mentalità paramafiosa è diffusa come la polvere.
Il problema sociale non va trascurato. Ciascuno di noi se fosse nato da quelle parti saprebbe perfettamente che è meglio tenere la bocca chiusa piuttosto che dare aria ai denti. La filosofia di certi luoghi è questa: non ti immischiare, se incontri anche solo un picciotto di chiara fama togliti il cappello e lascialo andare per la sua strada. Di questo modo di pensare e agire era perfettamente al corrente anche e soprattutto il padrino in questione, il quale pertanto agiva senza il timore di essere arrestato. Lo dimostra il fatto accertato che Messina Denaro nella sua dimora avesse addirittura una fornitura di Viagra, che non è un antitumorale ma una pastiglia che favorisce l’erezione.
Segno che anche il mafioso è un uomo che ama congiungersi, nonostante l’età, con una donna. Quale donna? Non conosciamo le sue amanti ma è ovvio che ne avesse alcune che frequentavano il principe del crimine probabilmente sapendo chi egli fosse. Eppure queste dame non hanno mai fiatato. Il motivo del loro silenzio non è arcano: avevano paura di lui non del maresciallo. Non vedo, non sento e non parlo: questo è il Vangelo dei siciliani. Essi non sono diversi da noi. Però noi la mafia l’abbiamo vista solo al cinema, mentre loro ce l’hanno sulle palle dalla mattina alla sera.