MARIANOPOLI – Giornata
liturgica del 17 gennaio scorso per il del Santo Protettore degli animali, S. Antonio
Abate, celebrata in chiesa con la Santa Messa, presieduta dall’arciprete
parroco don Bernardo Briganti. Una ricorrenza in cui.come da tradizione, sono
stati benedetti animali domestici ed il parroco ha avuto un bel da fare nel
recarsi anche nelle diverse aziende agricole per benedire campagne pecorelle,
capre, oche, cani. Il sacerdote è stato bene accolto nelle fattorie di campagna,
i cui titolari gli hanno riservato tanta accoglienza e simpatia e lo hanno
dimostrato anche con le loro esternazioni sul social. Da dire che In molte
altre regioni d’Italia si festeggia con la benedizione degli animali, in
particolare nei paesi del sud. La tradizione vuole che gli animali vengano
portati in Chiesa per essere benedetti dal parroco, in modo che possano essere
protetti dalla malattia e dalla morte prematura.In generale, la festa di
Sant’Antonio Abate è un’occasione per celebrare la vita rurale e per
ringraziare il Santo per la protezione degli animali e dei campi coltivati. Sant’Antonio Abate è considerato il patrono
degli animali domestici e dei contadini. La storia vuole che egli abbia
trascorso gran parte della sua vita nel deserto, dove ha vissuto in comunione
con gli animali selvatici. E’ stato uno dei primi Santi a essere rappresentato
con un porcellino, un animale simbolo della sua protezione. Sant’Antonio Abate,
oltre ad essere conosciuto per la protezione degli animali e dei contadini è
anche considerato il patrono dei monaci e dei solitari. Egli è stato uno dei
primi monaci cristiani e la sua vita ascetica è stata un esempio per molti
altri monaci che lo hanno seguito. La
festa di Sant’Antonio Abate viene celebrata non solo in Italia ma anche in
molti paesi del sud America e Portogallo.
E’ stato un Santo tanto amato e venerato, e la sua storia continua ad ispirare
molte persone in tutto il mondo.