Fatti dall'Italia

Madre e figlia partoriscono a poco più di 24 ore di distanza

Mara e Paola condividono la stanza di degenza del Cardarelli nel reparto di ostetricia e ginecologia ed hanno dato alla luce a poco più di di 24 ore di distanza due bellissimi bambini: Futura e Giovanni.

La particolarità di questo doppio parto, però, è che Mara e Paola sono madre e figlia e hanno partorito in modo spontaneo.

Mara ha 35 anni, nel 2002 quando nacque la figlia Paola ne aveva 15.

Futura e Giovanni pesano rispettivamente 3,8 kg e 3,4 kg e sono in ottima salute, così come le loro madri; già nei prossimi giorni potrebbero essere dimesse. Il punto nascita del Cardarelli viene sempre più scelto da molte mamme per le elevate competenze nella gestione dei parti difficili e per i modi con cui le donne vengono accompagnate al parto. Si tratta di una struttura che si avvale della Terapia Intensiva Neonatale per la gestione dei prematuri e dei bimbi che hanno bisogno di assistenza qualificata già dalle prime ore di vita. Dice Claudio Santangelo, primario dell’ostetricia e ginecologia del Cardarelli: “Le signore Mara e Paola stanno bene, così come i loro meravigliosi bambini. Come reparto, abbiamo come priorità tutelare la salute e il benessere delle donne e dei nuovi nati; lo facciamo lavorando di continuo sui percorsi di sicurezza e intervenendo sull’accoglienza e il supporto alle neomamme”.

Il Cardarelli nel 2022 ha registrato circa 740 parti, segnalandosi per un lieve aumento rispetto all’anno precedente.

“Faccio i migliori auguri alle neomamme e ringrazio le ostetriche, gli infermieri, gli OSS e i Medici per il lavoro che fanno nell’accompagnamento delle donne al parto – Antonio d’Amore, direttore generale del Cardarelli – . La nostra Azienda si caratterizza per la gestione di gravidanze ad elevato rischio ed a maggiore complessità; anche in questo ambito il nostro ospedale è un punto di riferimento importante, rappresentando una risorsa di primo piano nella gestione delle emergenze. Il nostro obiettivo deve essere promuovere una corretta diagnosi e gestione dei parti potenzialmente a rischio, così da limitare la necessità di intervenire in emergenza.”

Condividi