Non è un buon momento per le criptovalute. L’attuale crisi economica abbatte non solo i mercati finanziari, ma anche gli animi degli investitori. E per rincarare la dose, il recente tracollo di FTX ha devastato il settore e ha portato a una richiesta sempre più crescente di una regolamentazione crittografica più rigorosa. In questo scenario di grande incertezza l’Italia sembra andare controcorrente e si spinge in avanti abbracciando progetti che riguardano le monete digitali. Un’iniezione di fiducia in un settore irregolare che porterà a una ventata di ottimismo. Qualcosa sta cambiando?
Il mercato delle criptovalute
Nel 2009 è apparsa sui mercati la prima moneta digitale, il Bitcoin. Una rivoluzione che ha riscosso un enorme successo e da allora, il settore si è allargato ed è cresciuto rapidamente. Fama e innovazione si sono però alternati a crolli e incertezze. Un andamento altalenante che ha diviso il mondo in scettici e sostenitori e, tra ostacoli e barriere, la domanda di una regolamentazione si è fatta sempre più urgente.
Bitcoin
(Image:CoinMarketCap.com)
La caduta di FTX
Tra la guerra in Ucraina, la crisi energetica, i livelli di inflazione record e gli allarmi delle Banche centrali, la macroeconomia mondiale soffre ferocemente. E se ci addentriamo nel settore crypto, il 2022 ha regalato altre catastrofi, con i crolli degli exchange prima di Terra Luna e poi di FTX. Attualmente, infatti, stiamo attraversando un periodo che si definisce di bear market o crypto winter, ovvero quando il mercato è ribassista ed è caratterizzato dal calo del valore delle criptomonete e da pessimistiche aspettative.
Un’allerta ancora più clamorosa dopo il crack di FTX. Uno degli exchange di criptovalute più noti al mondo, fondato da Sam Bankman-Fried, ha avuto una rapida discesa, fino alla disfatta in pochi giorni. E’ passato ad essere una società valutata 32 miliardi di dollari a una dichiarazione di bancarotta, avvenuta l’11 novembre scorso. Le indagini sono ancora in corso, per ora si parla di enormi fallimenti gestionali e di cattive pratiche contabili. Ma di fatto, un sistema nebuloso ha fatto scomparire i soldi di milioni di persone in una voragine. Un terremoto che ha fatto scattare una corsa degli investitori al ritiro dei propri asset e una batosta per le quotazioni di molte monete virtuali.
Solana Grafico prezzi (SOL/USD)
(Image: IoT Analytics)
Maxim Manturov, Responsabile della consulenza sugli investimenti di Freedom Finance Europe, afferma che: “la situazione per le criptovalute non è facile, a causa del calo dei mercati azionari e delle monete digitali, che ha comportato perdite di utenti e di entrate. Una posta in gioco più alta rende gli asset rischiosi e meno attraenti. Le criptovalute come Bitcoin (BTC) sono difficili da valutare veramente, perché non c’è davvero nulla che supporti molti di questi asset digitali, il che porterà a una maggiore volatilità”.
L’importanza di una regolamentazione
Il mercato delle crypto traballa e le istituzioni devono agire. Si cerca di arginare il riciclaggio e finanziamenti terroristici e sospetti, per assicurare uno sviluppo responsabile degli asset digitali. Il mercato è sempre più diversificato, i vari apparati governativi di tutte le nazioni devono darsi degli obiettivi concreti per proteggere i consumatori, gli investitori e le aziende, per mitigare i rischi del sistema volatile, quindi dare maggiore sicurezza e fermare l’uso illecito di monete virtuali. Inoltre, è importante anche rafforzare e promuovere un progresso tecnologico che autorizzi un uso responsabili di valute virtuali.
L’Italia verso nuove sfide
Sul versante investimento per l’innovazione tecnologica il Bel Paese ha dato un chiaro segnale. Infatti, l’Italia è pronta a stanziare fino a 45 milioni in sovvenzioni a progetti che si basano su blockchain, IoT e AI. Con l’obiettivo di modernizzare i sistemi di produzione in maniera che siano più efficienti, sicuri e veloci. Un’inversione di tendenza per un Paese che ha avuto negli ultimi anni un rapporto più di avversione che di stima per il mondo delle criptovalute. Un esempio: la CONSOB, nel 2021, ha lanciato un’allerta legata ai rischi nel fare trading con asset digitali ritenuti insicuri e instabili, rispetto alle tradizionali banche, regolamentate e riconosciute. L’assenza di una tassazione specifica e un atteggiamento tiepido e incerto nei confronti delle crypto ha rallentato il loro processo di integrazione.
Quindi, quest’ultima direttiva rappresenta un passo in avanti verso la gestione di una materia difficile e uno slancio strategico per incrementare le industrie. Progetti che rientrano nel futuro web3 e si intersecano con i settori sanitari, ambientali, aerospaziali e manifatturieri che potrebbero essere estremamente vantaggiosi in termini di crescita. Inoltre, l’Italia ha aderito a Nexo. La piattaforma centralizzata e regolamentata di prestiti di criptovalute, che permette di maturare degli interessi annui abbastanza alti dalle monete digitali che vengono conservate nel proprio wallet. Uno strumento particolarmente attrattivo, che consente di ottenere delle rendite passive.
Conclusioni
L’industria delle crypto è in costante evoluzione e, nonostante gli scivoloni e le battute d’arresto, è ancora una ricca opportunità per chi vuole investire in ETF o in azioni di alcuni settori in crescita. Si prevede, infatti, che le monete digitali cresceranno nei prossimi anni. Un monito da tenere assolutamente in considerazione, inoltre è fondamentale definire una strategia preventiva per gestire al meglio i propri soldi e tenere presente l’importanza di una corretta diversificazione. C’è del potenziale anche per chi vuole diventare un leader del settore e una grossa attesa soprattutto per l’anno prossimo.