CALTANISSETTA. Nel pomeriggio di ieri si è svolto l’incontro tra OO.SS. e la Direzione Generale dell’Asp che aveva per oggetto la rimodulazione delle ore di servizio per il personale infermieristico e OSS reclutati per l’emergenza Covid.
In una nota la Funzione Pubblica CGIL Caltanissetta, Rsu Salvatore Cardinale Lilly Corda Michela Foglietto, Sanità Per il coordinamento Provinciale Alessandro La Marca, e il Segretario Generale Angelo Polizzi, è stato reso noto che ” Il Direttore Generale nella sua premessa introduttiva ha rappresentato la circostanza che tra i soggetti reclutati ci sono 238 OSS e di questi 53 in esubero (non si comprendono le difficoltà da parte dei responsabili dei servizi ad organizzare i turni) e 103 infermieri”.
La proposta formulata dalla Direzione Generale è stata quella di elevare a tutti l’orario a 30 ore che potrebbero essere ulteriormente aumentate ove ve ne sia la disponibilità e comunque sempre in attesa dell’avvio delle procedure di stabilizzazione. La FP CGIL, tenuto conto delle difficoltà ad assicurare dei turni omogenei e che potrebbero esserci ripercussioni anche sulla qualità delle prestazioni erogate all’utenza, nonché un sovraccarico di lavoro su tutto il personale, ha proposto di innalzare sia per gli infermieri che per gli OSS a36 ore”.
“A tale proposta la Direzione generale ha risposto che non poteva essere accettata per mancanza dei fondi necessari, pertanto, questa O. S. ritenendo che da parte dell’amministrazione non vi è stato alcuno sforzo per avviare percorsi e soluzioni condivise; in coerenza con quanto raccomandato da sua eccellenza il Prefetto il 2 dicembre u. s., ha deciso di assumere una posizione autonoma.
Infatti, da quest’incontro, dove si è presentata una proposta senza margini di trattativa, si ricava la sensazione che da parte dell’amministrazione fosse messo in atto il tentativo di far gravare anche sul sindacato la responsabilità di una decisione in capo alla direzione strategica. Constatato, altresì, che la nostra richiesta non trovava disponibilità nell’amministrazione, per le ragioni già espresse e non accettando più generiche promesse, abbiamo deciso di non sottoscrivere la proposta dell’amministrazione con cui si stabiliva un monte orario di 30 ore settimanali ore per tutto il personale interessato, invece delle 36 da noi proposto”.