CALTANISSETTA. “In memoria di..”: questo il titolo dell’evento, il secondo tra quelli previsti per la celebrazione del centenario dell’istituto, svoltosi mercoledì 21 dicembre, presso la sala “Francesco Dolce” dell’I.I.S.S. “A. Volta” . La manifestazione, presentata dalla studentessa Chiara Ponticello, è stata incentrata sulla commemorazione di due docenti, considerati autentiche pietre miliari della scuola: il Professore Rosolino La Piana, docente di Materie letterarie e la Prof.ssa Licia Ester Gruttadauria, docente di Scienze.
E’ stato il Dirigente Scolastico Vito Parisi a prendere la parola per primo, ringraziando i relatori e il pubblico presente, e spiegando il significato della commemorazione di due figure così rappresentative della scuola del passato: essa è finalizzata a riflettere sull’evoluzione dell’istituzione scolastica e dei rapporti tra docenti e studenti, evoluzione caratterizzata da un proficua, e per certi aspetti, “rivoluzionaria” impronta democratica, a cui entrambi i docenti commemorati hanno contribuito, trovandosi a vivere questa delicata fase di passaggio tra la “vecchia” e la nuova “scuola”.
A seguire la
rievocazione del profilo privato del Prof. La Piana, tratteggiato dalla figlia
Enza, docente di Storia e Filosofia del “Volta”: la prof.ssa ha fornito alcuni
cenni biografici del padre, quali le
umili origini, i sacrifici finalizzati allo studio, gli esordi della carriera
docente, soffermandosi altresì su qualche tratto caratteriale del genitore: il
proverbiale equilibrio interiore, coerente con le sue passioni letterarie, il
senso di responsabilità e di rigore morale, non disgiunto da un sano umorismo,
dall’innata capacità di empatia e di trasmettere tenerezza. Particolarmente emozionanti
la proiezione di alcune foto di famiglia e la lettura di alcune poesie scritte
dal prof. La Piana, recitate dalla Prof.ssa Adriana Valenza, docente
dell’Istituto, testimonianti la solida fede religiosa e la profonda sensibilità
del docente.
Breve, ma molto significativo il contributo del Prof. Salvatore Nicosia, Docente emerito di Letteratura Greca dell’Università di Palermo, figura storica dell’ateneo presso cui molti docenti della provincia nissena hanno compiuto il percorso universitario. Il prof. Nicosia, compaesano del prof. La Piana, poiché entrambi nativi del paese di Vallelunga, ha raccontato la sua esperienza di allievo del docente scomparso, esperienza fondamentale dal punto di vista umano e culturale, resa ancora più decisiva nel contesto di allora, segnato da assoluta povertà culturale e sociale, in cui lo studio costituiva un privilegio elitario per gli studenti provenienti da famiglie agiate. In questo sistema di “casta chiusa dell’istruzione”, il prof. Nicosia ha sottolineato il contributo insostituibile che il prof. La Piana, con la sua brillante competenza professionale, ha dato per l’eliminazione di un atavico e discriminante divario sociale, consentendo agli studenti meno abbienti di emancipare la propria posizione socioeconomica, attraverso lo studio.
Gli ultimi due interventi finalizzati a commemorare la figura del prof. La Piana sono stati quelli delle Prof.sse Maria Concetta Riggi, ex allieva del professore e Marisa Amenta, docente dell’istituto: la prof.ssa Riggi ha ricordato gli aspetti distintivi del prof. La Piana: l’attenzione individuale per tutti gli studenti, la passione per la poesia e il collegamento costante con le tematiche d’attualità, testimoniata dalla lettura dei quotidiani proposta spesso in classe, secondo una pratica didattica allora “futuristica”, a cui oggi sia attribuisce giustamente un primario ruolo formativo.
Dagli aneddoti scolastici narrati e dalle riflessioni condivise è emersa la figura del pedagogo La Piana, vero punto di riferimento per generazioni intere di studenti. Infine la prof.ssa Amenta ha rievocato l’amicizia pluridecennale che, fin dall’infanzia, ha legato “Rosolino” con il proprio padre, il quale tuttora, ad età avanzata, ne ricorda in modo vivido la nobiltà d’animo, l’austerità, la tenera vena poetica, definita dalla prof.ssa Valenza “pascoliana”, perché legata alle “umili cose”, quotidiane.
Dopo l’intermezzo musicale, offerto dagli studenti Paolo Manta ed Emanuele La Marca, la seconda parte dell’evento è stata dedicata al ricordo della Prof.ssa Licia Ester Gruttadauria, docente di Scienze; è intervenuta la Prof.ssa Marcella Bufalino, ex docente di Matematica e Fisica del “Volta”, che, da ex allieva, ha ricordato come il ruolo di insegnanti di alto livello, come in questo caso, sia stato determinante per la formazione di intere generazioni di studenti e, di conseguenza, per il riscatto del nostro spesso svantaggiato contesto socioculturale.
La prof.ssa Bufalino ha poi letto il ricordo fornito da un’altra ex allieva della prof.ssa Gruttadauria, la Prof.ssa Giovanna Scarpulla, la quale ha rievocato della docente scomparsa la profonda competenza scientifica, la classe e il carisma, la compostezza raffinata, tutte doti che l’hanno resa sempre profondamente autorevole agli occhi dei suoi studenti e che l’hanno fatta diventare un modello ispiratore per molti giovani insegnanti. Dal punto di vista più specificamente didattico, in un periodo in cui la lezione scolastica era tenuta con modalità quasi esclusivamente frontali, è stata ricordata la capacità di interazione della prof.ssa Gruttadauria, la quale, in un clima sereno ed empatico, ha precorso quella che si chiamerà la “didattica visiva”, fornendo ai suoi studenti materiali didattici autoprodotti, che essi hanno conservato gelosamente e di cui si sono serviti anche per lo studio universitario.
Altri due sono stati i contributi per ricordare la prof.ssa Gruttadauria: quello dell’ex docente del “Volta”, Michele Saporito che, avendo affiancato per tanti anni la docente nell’attività di laboratorio, ha raccontato qualche aneddoto, non senza qualche nota umoristica, e quello del cugino dott. Walter Gruttadauria, che, dopo aver fornito qualche cenno biografico con il supporto di qualche foto di famiglia, ne ha svelato il lato privato, connotato da mitezza, affabilità, passione per i viaggi, soffermandosi anche sulla scelta, allora ardita, per una donna di intraprendere gli studi scientifici. Conclusi gli interventi, il Dirigente Parisi ha salutato il folto pubblico intervenuto e visibilmente emozionato da un evento che ha voluto rievocare l’eccellenza umana e professionale di due docenti, che hanno fatto la storia del “Volta”.