I “Carusi di Miniera” della siciliana Tania Anastasi ha convinto la giuria del Premio Letterario Internazionale Città di Sarzana aggiudicandosi il primo posto al concorso di scrittura.
Il romanzo racconta la vera storia dei bambini che, già dall’età di 5 anni, venivano mandati in miniera per lavorare duramente andando ben oltre le fatiche e le necessità che dovrebbero essere garantite ai più piccoli.
Una storia che accomuna tanti luoghi del mondo, che, purtroppo, in situazioni similari, si ripete nel tempo e nello spazio.
Il libro, edito dalla PAV edizioni, è ambientato nelle zolfare di Valguarnera e racconta il dolore di due genitori costretti a “cedere” uno dei lor figlio a un usurario per poter resistere alla povertà nella quale si trovava tutta la famiglia. Il bambino finirà dentro le viscere della miniera di Floristella, vivendo tra rischi, fatica e violenze.
“Questo libro – ha raccontato l’autrice – vuole essere una denuncia di quello che hanno subito tanti bambini e adulti, entrambi vittime di un sistema di potere che sfruttava il bisogno e la povertà della gente”.