“In Sicilia soltanto il 16% delle ferrovie e’ a doppio binario. In Calabria e’ interrotta da non so piu’ quanti anni la Cosenza-Catanzaro e la maggior parte dei pendolari si muove con auto proprie o con i pochi bus di linea.
Il Ponte sullo Stretto e’ un’opera grandiosa e straordinaria, da realizzare, se possibile, domani mattina.
Al governo e al ministro Salvini segnalo un pericolo: quello di trasformare il Ponte in una nuova ‘cattedrale nel deserto’ come si disse negli anni ’70 del grande porto da costruire a Gioia Tauro per servire un centro siderurgico mai realizzato”.
A dirlo, Osvaldo Napoli, responsabile Infrastrutture e trasporti di Azione. “Il Ponte e’ un’opera che deve cambiare non solo la prospettiva di chi lo attraversa, ma anche la vita di chi ci vive vicino. Il treno ad Alta velocita’ deve trovare, prima e dopo il ponte, un contesto di infrastrutture, non solo viarie e ferroviarie, che renda accettabile per calabresi e siciliani gli anni di disagi da superare per la sua costruzione.
Il Ponte sullo Stretto deve collegare Canicatti’ a Londra, vero. Ma deve anche velocizzare il collegamento da Milazzo a Palermo e a Messina. O da Catanzaro a Cosenza. Allora, si’ l’Italia sara’ un Paese piu’ unito”, aggiunge.