Salute

La buona sanità raccontata dal papà a seguito grave incidente della figlia

Carmelo Barba

La buona sanità raccontata dal papà a seguito grave incidente della figlia

Dom, 04/12/2022 - 14:55

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La buona sanità va raccontata anche perchè scritta dal cuore di un padre che assieme alla moglie hanno vissuto momenti di grande apprensione per la vita della propria figlia coinvolta in un grave incidente ed immediatamente accompagnata prima all’ospedale di Gela poi a Caltanissetta e successivamente in Lombardia, dove tuttora si trova per le nececcarie e particolari cure. Questo il testo integrale di papà Domenico: “Sono il papà di Benedetta, una meravigliosa ragazza di 14 anni. Benedetta è una persona specialissima: allegra, forte, bellissima, generosa, coraggiosa, bravissima a scuola ( la migliore dell’istituto). Il 12 di settembre, una bella giornata d’estate siciliana, avviene qualcosa di incomprensibile, ingiusto, tragico e inaccettabile: Benedetta, la mia dolce bambina, viene coinvolta in un terribile incidente stradale. Entra immediatamente in coma e dopo le prime cure effettuate nel più vicino ospedale di Gela viene trasferita all’ospedale di Caltanissetta. Il periodo di ricovero in terapia intensiva è stato un percorso lungo e doloroso: io e mia moglie abbiamo attraversato la concreta paura di perdere Benedetta, poi che rimanesse per sempre in coma. Oggi la mia piccola Benedetta vive e migliora ogni giorno. Stiamo intraprendendo un percorso di riabilitazione a Bosisio Parini vicino Lecco nella struttura della fondazione Eugenio Medea, che viene considerata eccellenza nella riabilitazione pediatrica. Sono grato a tutti i medici, gli infermieri, gli oss e gli ausiliari della terapia intensiva dell’ospedale di Caltanissetta per la professionalità e la grande umanità che hanno mostrato nella cura di Benedetta. Non posso nominarli tutti ma ci tengo a ricordare il dottor Giuseppe Manta, responsabile della terapia intensiva: ci è stato accanto nei momenti più bui, ha seguito Benedetta istante per istante e ha coordinato il lavoro dei suoi bravi colleghi, si è impegnato nella ricerca della riabilitazione, che in Sicilia non è possibile fare, e alla fine ci ha accompagnati qui in Lombardia. La speranza che la mia piccola grande Benedetta possa costruirsi lo strepitoso futuro che merita per me oggi è una certezza. Tutto questo grazie ad un ospedale in cui un gruppo di donne e di uomini gentili e preparati ogni giorno lotta per prendersi cura dei loro malati”. E’ questa la testimonianza scritta dal padre della ragazza, come segno di riconoscenza per tutto ciò che è stato fatto per la figlia Benedetta e che si continua a fare nel Nord Italia per la completa riabilitazione della figliola.