Salute

Il ministro della salute Schillaci: “Con la pandemia più richiesta di aiuto psicologico tra giovani”

Redazione

Il ministro della salute Schillaci: “Con la pandemia più richiesta di aiuto psicologico tra giovani”

Mer, 14/12/2022 - 10:11

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“Il lockdown, e più in generale le restrizioni legate all’emergenza Covid-19, hanno avuto ricadute pesanti sulla salute mentale ed è aumentata la richiesta di aiuto psicologico, specialmente tra i giovani. Anche per questo sostegno passano i percorsi di resilienza di un sistema capace di intercettare bisogni sia sanitari che sociali”.

Lo ha detto il ministro della salute, Orazio Schillaci, in un messaggio inviato agli psicologi in occasione del loro Convegno nazionale dedicato quest’anno al tema della resilienza. L’evento, che si svolge oggi in occasione della Giornata nazionale della Psicologia 2022, è in corso presso l’OFF/OFF Theatre di via Giulia.

“Sono tanti gli investimenti che riguardano la salute su cui il ministero è impegnato per aumentare la resilienza del nostro Servizio Sanitario- ha proseguito Schillaci- come le riforme strutturali per riorganizzare la sanità territoriale e rafforzare l’assistenza ospedaliera valorizzando il ruolo degli psicologi”. Tuttavia, affinché le riforme possano dare risposte “efficaci”, secondo il ministro occorre “intervenire sul personale sanitario, rilanciando le professionalità e colmando le gravi carenze di organico”, ha concluso.

LAZZARI (CNOP): SERVE ‘PROGRAMMA NAZIONALE BENESSERE E RESILIENZA’ “TR”Serve un ‘Programma nazionale per la promozione del benessere e della resilienza psicologica’ che faccia perno sulla scuola, i servizi sanitari e sociali, i contesti formativi e lavorativi”. Lo ha detto il presidente del CNOP, David Lazzari, intervenendo a Roma al Convegno nazionale dell’Ordine degli Psicologi dedicato quest’anno al tema della resilienza. “Dopo la pandemia- ha proseguito Lazzari- sono emersi due elementi molto significativi: un aumento consistente del disagio psicologico che impatta sulle diverse situazioni di vita; una diffusa fragilità psicologica che si manifesta in forme di auto ed etero aggressività, in conflitti ingiustificati, in comportamenti violenti o all’opposto ritiro sociale, che impediscono, soprattutto ai soggetti in età evolutiva, condizioni di crescita positiva”.

Con il “permanere dei contagi- ha quindi proseguito Lazzari- la guerra, le minacce atomiche e le ricadute economiche ed energetiche, le criticità climatiche sempre più evidenti l’emergenza sembra non finire mai, la gente vive una condizione di incertezza, una sorta di ‘crisi permanente a emergenza variabile’. Per abitare in un mondo così complesso servono capacità psichiche ‘attrezzate e coerenti con le sfide da affrontare’, serve la promozione della resilienza grazie ad interventi professionali, nella comunità e negli individui”.