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Il filo tra Italia ed America Latina si tinge di rosso

Cos’hanno in comune l’Italia e l’America Latina? Tra immigrati italiani che hanno cercato fortuna nel continente americano dopo la Seconda Guerra Mondiale e latini che sono tornati in Italia a cercare le loro radici, un filo spesso e lungo lega la Penisola con paesi come il Venezuela, la Colombia o il Brasile. Ora, grazie alle opportunita del mondo online e della digitalizzazione, quel filo é ancora più resistente. Grazie al lavoro di imprese di marketing digitale che si occupano di strategie di SEO America Latina, arrivare oltreoceano é quasi un gioco da ragazzi.

E, sempre di più, quello che accomuna l’Italia intera (anche la Sicilia) con l’America Latina é la lotta contro la violenza sulle donne. La giornata mondiale contro la violenza di genere é stata celebrata il 25 novembre e, proprio in occasione di questo evento mondiale, a Torino si é svolto l’incontro chiamato “Verso una direzione condivisa: Italia e America Latina in dialogo sulla violenza contro le donne.” Tra interventi di esperti del settore e di attivisti internazionali, questo evento ha confermato l’impegno mutuo verso la promozione dei diritti delle donne e verso la loro protezione.

Insomma, il filo che unisce Italia ed America Latina va oltre economia e finanza.

La situazione nei paesi coinvolti

Già nel 2020, l’associazione mondiale Save the Children avevo denunciato la situazione in Venezuela. Infatti, le ricerche sul campo hanno riportato che, in soli due mesi, le richieste di aiuto erano aumentate del 33% mentre un terzo delle famiglie venezuelane ha risentito degli effetti del Covid-19 che hanno portato a un aumento di aggressività e ostilità soprattutto verso la popolazione più debole come le bambine. Se la violenza emotiva era quella più diffusa, il 25% delle donne del Venezuela ha confermato di essere stata vittima di violenza sessuale (25%).

Invece, sono più recenti le proteste in Messico ed in Cile dove, nel 2022, la popolazione femminile é scesa in piazza per far sentire la sua voce, unita e forte. Anche la remota Isola di Pasqua non é rimasta silenziosa durante la Giornata contro la Violenza sulle Donne e la sua comunità ha sfilato con i moai, i busti tipici locali, rigorosamente tinti di rosso che é diventato ufficiosamente il colore che rappresenta le donne maltrattate nel mondo. Tra i paesi dell’America Latina, l’Honduras vanta un triste record continentale. Si tratta del record di femminicidi, con una donna uccisa ogni 26 ore.

E qual’ è la situazione in Italia? Secondo gli ultimi dati dell’Istat, nel 2021 ci sono stati 303 femminicidi 119 femminicidi, cioè il 39,3% del totale nazionale. Di queste, il 45,9% é stata uccisa in una relazione di coppia o in famiglia. Nel 2021, ci sono stati 6.300 accessi di donne con diagnosi di violenza al Pronto Soccorso mentre il 31,5% delle donne in Italia ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale con oltre il 62% dei casi di stupro perpetrati dai partner.

In questo panorama internazionale e nazionale, in Sicilia ci sono stati sette femminicidi nel 2022 e le donne over 65 sono le prime vittime delle violenze di genere. Invece, in provincia di Catania, vengono fatte due denunce al giorno con oltre 500 persone segnalate ai carabinieri da inizio anno e, secondo la Polizia postale, i casi di revenge porn sono aumentati del 40% in tutta la regione. Senza dubbio, sia l’Italia che l’America Latina possono fare meglio e tutto inizia da iniziative comuni, dalle opportunità della digitalizzazione e da panchine rosse nelle città italiane, come quella a Palermo.

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