Salute

Farmaci equivalenti, 8 su 10 chiedono consigli al farmacista

Redazione

Farmaci equivalenti, 8 su 10 chiedono consigli al farmacista

Gio, 01/12/2022 - 10:56

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Otto cittadini su 10, nel 2022 hanno chiesto e ricevuto in farmacia consigli sui farmaci equivalenti, ovvero medicinali con gli stessi principi attivi e la stessa efficacia dei corrispondenti coperti da brevetto. Un numero in crescita come cresce, arrivando al 36% la percentuale dei farmacisti che ritiene in costante aumento la richiesta dei cittadini di usare gli equivalenti. Questi alcuni dei dati che emergono dal quinto Rapporto sulla farmacia presentato oggi a Roma, curato da Cittadinanzattiva, con la collaborazione di Federfarma e il contributo non condizionato di Teva.

Tra le informazioni richieste, il 64% dei cittadini chiede se il principio attivo degli equivalenti sia il medesimo del farmaco originale, il 39% chiede consiglio sulla possibilità di risparmiare. “Il farmaco equivalente – spiega Umberto Comberiati, amministratore delegato Teva Italia – è un’opportunità sia per la sostenibilità della sanità pubblica che per i cittadini stessi, che ancora pagano più di un miliardo di euro l’anno per i farmaci di marca, e che potrebbero invece investire in altri bisogni di salute e in prevenzione. Il loro utilizzo può crescere ancora e i professionisti sanitari hanno un ruolo importantissimo per una scelta consapevole”. I consigli da parte di un professionista che ha la fiducia ma anche confidenza da parte del cittadino è solo uno dei tanti servizi che è possibile ricevere in farmacia: ormai il 96% fornisce il monitoraggio della pressione e il 72% tamponi Covid.

In poco meno della metà è possibile trovare servizi di telemedicina. Poco meno di un terzo offre supporto per l’aderenza alle terapie in pazienti con malattie croniche. “La rete di circa 20.000 farmacie presenti in Italia – dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva – sono uno strumento per assicurare i Livelli essenziali di assistenza. In questo senso, i 128 milioni di euro messo a disposizione dal Pnrr e dal Fondo Sviluppo e Coesione per le 4.400 farmacie rurali sussidiate sarà fondamentale per contrastare le disuguaglianze di salute“.