L’operazione internazionale contro la contraffazione e il traffico illecito di farmaci, condotta in Italia dal Nas, ha controllato anche l’offerta in vendita e la pubblicità illecite di medicinali on line.
Il cosiddetto cybercrime farmaceutico resta uno degli aspetti più sensibili soprattutto rispetto alla diffusione del Covid-19, alla luce del rischio che i cittadini si affidino a rimedi “fai da te” disponibili in rete.
Le analisi del web dei militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute hanno consentito di individuare e “oscurare”, su provvedimenti del Ministero della Salute, 93 siti internet tutti con server ubicati all’estero e con dati fittizi dei relativi gestori.
Di questi siti, 49 erano riferiti a medicinali a base di principi attivi (idrossiclorochina, clorochina, lopinavir/ritonavir, azitromicina, colchicina e ivermectina) per i quali sono state emesse restrizioni all’impiego off label al di fuori di ricerche e studi clinici connessi con il Covid-19, mentre 44 proponevano in vendita e pubblicizzavano medicinali a varia indicazione terapeutica, prevalentemente dopanti, contro la disfunzione erettile, antinfiammatori e antibiotici, tutti soggetti a obbligo di prescrizione, nonché’ presunti integratori alimentari vantanti, indebitamente, proprietà terapeutiche. (ANSA).