CALTANISSETTA. Si è riunito ieri il Tavolo tematico permanente sulla “Non autosufficienza” insieme con gli altri due Tavoli tematici “Responsabilità territoriali” e “Inclusione sociale”.
L’incontro, svoltosi presso la Casa delle culture e del volontariato “Letizia Colajanni”, segue alla costituzione della Rete per la protezione e l’inclusione sociale, che rientra insieme con il Comitato dei sindaci e l’ufficio piano nella nuova struttura di governance prevista dalle linee guida, approvate con Decreto regionale il 9 luglio 2021, per la programmazione del piano di zona 2021 ( legge quadro n.328 del 2000) e recepite con il disciplinare “Per l’organizzazione e il funzionamento del distretto socio-sanitario n.8” a cura del Comitato dei sindaci (deliberazione n.8 del 13/10/2021).
Le nuove linee guida testimoniano della volontà della
Regione siciliana di promuovere una forma associata tra i Comuni dei distretti
socio-sanitari, per migliorare la riorganizzazione del Welfare e rendere così
più efficienti ed efficaci le politiche sociali, ricorrendo allo strumento
della Convenzione.
La Rete territoriale per la protezione e l’inclusione sociale, istituita dal Comitato dei sindaci e composta dai referenti dei Comuni e dell’Asp, rappresentanti del Terzo settore, delle Associazioni di categoria, delle Organizzazioni sindacali, dagli Organismi di formazione professionale, delle Istituzioni scolastiche, dei Centri provinciali per l’istruzione adulti, dell’Ufficio servizio sociale minorile, dell’Ufficio scolastico provinciale, dell’Osservatorio sulla dispersione scolastica, dell’Ufficio di esecuzione penale esterna, dei Centri per l’impiego, delle Università e dei Centri di ricerca, ed infine degli Enti e associazioni in rappresentanza dei beneficiari degli interventi e dei servizi sociali, purché non gestiscano servizi per conto della pubblica amministrazione, si pone la finalità di favorire una maggiore omogeneità territoriale nell’erogazione degli interventi/servizi e di supportare il Distretto socio-sanitario nella elaborazione del Piano di zona, del Piano attuativo locale e del Piano distrettuale per la non autosufficienza.
I soggetti della Rete, espressione del Terzo settore, sono stati individuati, a seguito di specifica manifestazione d’interesse inoltrata al Comune di Caltanissetta, tra le associazioni di secondo e terzo livello; mentre ne fanno parte di diritto i referenti del forum del Terzo settore.
“La Rete territoriale – spiega Giuseppe Intilla, dirigente della direzione politiche sociali del Comune di Caltanissetta – è sempre operativa e deve essere sentita con cadenza periodica e in particolare: nella fase propedeutica per la definizione della programmazione, nel primo trimestre di ogni anno per la verifica dei risultati raggiunti nella erogazione dei servizi e nello stato di attuazione dei progetti”.
“La Rete inoltre – continua Intilla – si articola in Tavoli tematici, riguardanti tre Aree d’intervento: responsabilità familiari (famiglia, minori, anziani); non autosufficienza; inclusione sociale”.
All’incontro di ieri hanno partecipato i referenti dei Comuni del distretto socio-sanitario n°8 e dell’Asp di Caltanissetta; rappresentanti del Terzo settore, delle cooperative sociali e delle organizzazioni sindacali.
Tra i componenti il Tavolo tematico sulla “Non autosufficienza” è stata nominata portavoce Maria Grazia Pignataro, presidente dell’Ispedd, il cui compito sarà quello di raccordarsi con cadenza periodica con il responsabile dell’Ufficio di Piano riguardo alle attività realizzate dal Tavolo. Successivamente si passerà alla nomina dei portavoce degli altri due tavoli tematici.
“Il Tavolo sulla “Non autosufficienza” – afferma la Pignataro – come d’altronde anche gli altri due, rappresentano un momento fondamentale di realizzazione di una delle forme più significative di democrazia partecipata, in quanto è proprio al suo interno che i cittadini e le cittadine potranno esprimere i loro reali bisogni e aspettative, collaborando in modo permanente con le Istituzioni al fine di raggiungere obiettivi concreti e misurabili in favore delle persone con fragilità, a garanzia della loro qualità di vita e dei loro diritti di cittadinanza”.