Salute

Caltanissetta. Pignataro (Ispedd): “Proposta adeguamento vasca piscina comunale non permetterebbe attività a persone con disabilità”

Redazione 1

Caltanissetta. Pignataro (Ispedd): “Proposta adeguamento vasca piscina comunale non permetterebbe attività a persone con disabilità”

Ven, 02/12/2022 - 06:58

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CALTANISSETTA. Se e quando la piscina comunale riaprirà i battenti a Caltanissetta non consentirà alle persone con disabilità di poter riprendere con regolarità le attività in acqua.

La proposta progettuale, infatti, della ditta che si è aggiudicata l’appalto di adeguamento della vasca ad una profondità di 1,40 metri impedirebbe di fatto ai giovani e alle giovani adulte con disabilità, che hanno già acquisito una buona acquaticità, di perfezionare la loro tecnica perché la tendenza, soprattutto nel caso dei gravissimi/e, sarebbe quella di passeggiare lungo la corsia e non più di nuotare.

“ Mio figlio – afferma Maria Grazia Pignataro, Presidente dell’Ispedd (Istituto per disturbi pervasivi dello sviluppo e autismo) – così come altri ragazzi e ragazze con la sua stessa disabilità, non troverebbe più alcuna motivazione nel nuotare in una piscina la cui profondità gli consente di toccare in qualunque punti si trovi, pertanto non avrebbe più senso per lui continuare a frequentare la struttura in questione”.

“Il fatto assume carattere di particolare gravità – continua la Pignataro – se si considera che già da anni i nostri figli e figlie sono state private della possibilità di svolgere un’attività che, com’è noto, porta loro enormi benefici sia dal punto di vista fisico che psichico. Basti pensare che Il progetto “Nuoto per disabili”, finanziato con i fondi regionali della legge n.328 del 2000, vedeva il coinvolgimento ben di più di 70 utenti che frequentavano costantemente e con risultati soddisfacenti la piscina comunale”.

“Noi abbiamo chiesto di recente – conclude la Presidente dell’Ispedd – all’assessore del ramo, Fabio Caracausi, un incontro interlocutorio per fare presente i bisogni e le esigenze dei nostri figli e figlie e individuare possibili soluzioni, ma ancora attendiamo fiduciosi/e una risposta. D’altronde, essendo la piscina un bene pubblico, l’amministrazione comunale dovrebbe in prima istanza ascoltare e tutelare l’interesse dei propri cittadini e cittadine anteponendolo, come prioritario e imprescindibile, a qualunque altro interesse”.

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