politica

Caltanissetta, la Petitto risponde ai consiglieri che l’accusano di populismo: “Stelle… cadenti, da che pupito viene la predica”

CALTANISSETTA – Dopo la nota stampa dei consiglieri M5s e di alcuni componenti dell’opposizione che definivano populista la Petitto, è arrivata puntuale la risposta di quest’ultima che pubblichiamo interamente di seguito:

Da che pulpito viene la predica…..una reprimenda di populismo da chi ha fatto, proprio del populismo, nato dal “ vaffa day” il senso del propria esistenza politica ed elettorale. Tacciare di populismo una richiesta di aiuti economici a favore delle famiglie e dei  commercianti falcidiati dal caro bollette, è davvero la prova provata di una pochezza politica e amministrativa ormai conclamata. Tanto più se quella richiesta la si è votata in consiglio comunale.

 Delle due l’una: o è una battaglia populista ed allora avrebbero potuto e dovuto bocciarla o, se è valida e concreta, votarla.E questo ha fatto il movimento 5 stelle in consiglio: l’ha votata, l’ha persino emendata, ulteriormente implementandola, forse per tentare di salvare la faccia ad un Sindaco e ad una Giunta che hanno lasciato trascorrere il termine utile per le variazioni al bilancio del 30 novembre. Salvo poi fare retromarcia pubblica rivelandosi un gruppo di maggioranza vittima dell’ “abuso di controllo” da parte del Sindaco GAMBINO, un gruppo consiliare a cui, pertanto va espressa vicinanza e solidarietà apprezzandone almeno il tentativo di aver dimostrato autonomia ma soprattutto spina dorsale votando una mozione a favore della città e dei nisseni.

Qualcuno dovrebbe ricordare alle stelle cadenti nissene, quantomeno quelle accomodate nelle poltrone della giunta e del consiglio comunale, che la politica ha il compito di  affrontare anche tematiche come questa che si prestano alla critica di populismo. Certamente non da loro….Ma di populismo può parlarsi solo nella misura in cui alle parole, che suscitano consenso, non seguono i fatti. 

E populisti sono chi si limita a dire e poi non fa. Andrebbe spiegato alle stelline cadenti del consiglio comunale, che l’opposizione, al più, può essere pungolo politico di iniziative e che poi, però, spetta all’organo esecutivo ed al gruppo di maggioranza il fare. Chissà, con il tempo, forse, impareranno anche questo. Diamogli tempo….Ed il dato di fatto concreto, tangibile e sotto gli occhi di tutti è che del movimento 5 stelle nisseno, quello che si professa tale in consiglio comunale e nella giunta GAMBINO, di fatti ed azioni utili alla città ed ai cittadini resta poco o niente.

E lo dimostra il numero sempre crescente di pentastellati delusi che hanno abbandonato il movimento accusando di tradimento di valori e principi fondanti chi oggi governa la città. Avviso ai naviganti: se combattere per le categorie più fragili e per tematiche sensibili (aiuti economici, povertà , sanità, disabilità, anziani, bambini etc) vuol dire essere in campagna elettorale, bene, allora si rassegnino perché sono, resto e resterò sempre in campagna elettorale nell’interesse dei nisseni!!

PS: invece di citare articoli a caso per tentare di giustificare l’ennesimo atto contro la città di Caltanissetta e i soggetti più deboli (l’ultimo comma dell’art. 175 citato è il 9-ter che non è applicabile all’argomento de quo),  consiglierei di approfondire meglio, magari ponendo le giuste domande al segretario generale ed ai dirigenti. Le variazioni erano (e sono) possibili. Infatti, dal combinato disposto degli artt. 169, 175, c. 9, 175, comma quater e 175, c. 3, deriva che:

1-      La Giunta può apportare variazioni entro il 15 dicembre (da ratificare dal consiglio entro il 31/12);

2-      Non può apportare le modifiche di cui al comma 5 quater, di competenza dei dirigenti (ma avrebbe potuto/dovuto adottare una delibera di indirizzo chiedendo loro di individuare le somme non ancora impegnate nei capitoli di competenza da destinare agli aiuti economici);

3-      Può apportare anche modifiche entro il 31/12 (ma in questo caso solo quelle tassativamente citate dal comma 3).
Ma questo è solo un dettaglio tecnico che non esime la Giunta Gambino dalle responsabilità politiche. 
Annalisa Petitto

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