Gli studenti della Don Milani plesso “Filippo Cordova” hanno aderito al progetto “Rosso in Piazza”, iniziativa proposta dalla società Dante Alighieri di Caltanissetta e dalla sua presidentessa Maria Luisa Sedita e affidata, nello svolgimento, al regista Aldo Rapè.
Un’idea che ha permesso di far riscoprire ai più giovani un autore molto importante per la città di Caltanissetta attraverso una formula di rappresentazione itinerante.
Anche la scelta dei testi è stata curata dal regista Aldo Rapè che ha selezionato tematiche più affini o apprezzate dagli adolescenti.
Un centinaio sono stati gli alunni di scuola media e superiore del Nisseno coinvolti nel progetto. I ragazzi sono stati dislocati lungo un percorso realizzato per ripercorrere luoghi simbolo della vita e del pensiero dello scrittore.
Gli alunni della scuola Cordova, diretta dal Dirigente Antonio Dibilio, con il supporto dei docenti Angela Cassenti, Olimpia La Marca, Simona Ragusa, Ileana Buonaparte, Giusy Militello, Barbara Rosana , Laura Mosca, Marco Carmina e Rossella Casanova, hanno rappresentato la novella “Banda municipale”.
“Per gli alunni – hanno spiegato i docenti – l’attività ha avuto un’importante ricaduta perchè hanno avuto modo di conoscere uno straordinario scrittore che rappresenta anche un orgoglio nisseno. Siamo molti contenti anche del fatto che il regista abbia scelto per i nostri studenti la drammatizzazione del testo poiché ha offerto loro un’occasione per educarli a un’autentica vita emotiva”.
“È stato molto importante portare Rosso di San Secondo in piazza, nelle strade, nei luoghi narrati nelle sue novelle e farlo a Caltanissetta, nella sua città, nella nostra città, nel luogo in cui è nato e dove adesso riposa – ha commentato il regista Aldo Rapè al termine dell’iniziativa -. È stato meraviglioso vedere questi 100 alunni alle prese con le novelle sansecondiane. E tanti altri ad ascoltarle.
Sotto casa di Rosso, in biblioteca, ai piedi della ex libreria Sciascia, in piazza.
Abbiamo realmente compreso la poetica di Rosso?
Non lo so, perché vastissima e complessa, ma anche semplice perché è un figlio della nostra terra.
Conosciamo i luoghi, i dialetti, riconosciamo e conosciamo i caratteri descritti nelle sue novelle, abbiamo le stesse pause disperate e sapienti dei suoi personaggi e noi, gente del sud, viviamo anche, forse, a tratti, la stessa malinconica poesia.
E’ stato un bel progetto e necessario e per questo ringrazio di cuore la cara professoressa Marisa Sedita per l’invito ed alla Società Dante Alighieri Comitato di Caltanissetta”.