La caduta dei capelli è un fenomeno naturale molto comune, che si verifica in maniera ciclica e stagionale. Entro certi limiti, quindi, non rappresenta un problema di cui preoccuparsi particolarmente, dal momento che la perdita di capelli sopraggiunge naturalmente al termine del ciclo vitale dello stesso. Non di rado, però, il periodo di caduta si allunga, a causa di una serie di fattori che minacciano la salute del cuoio capelluto e della chioma. Ciò può avvenire soprattutto in inverno, quando le condizioni ambientali e climatiche allungano i tempi della fisiologica caduta autunnale dei capelli. Di seguito, vediamo quali sono le cause principali di questo fenomeno e in che modo è possibile contrastarlo.
Il motivo principale per cui, durante la stagione invernale, può verificarsi una caduta dei capelli più abbondante del normale è costituito dal cambiamento delle condizioni climatiche. In inverno, infatti, la chioma è anzitutto sottoposta molto più di frequente a forti sbalzi di temperatura, che si verificano nei passaggi tra ambienti interni riscaldati ed esterno. Ciò determina un notevole stress a carico del capello, che può essere ulteriormente accentuato dall’aggressione da parte degli agenti atmosferici.
In aggiunta, il freddo provoca una maggiore
vasocostrizione dei capillari del
cuoio capelluto, che può danneggiare i bulbi e aggravare la caduta dei capelli.
Anche il vento e l’umidità, tipici del periodo invernale,
costituiscono fattori di rischio per il benessere della chioma, in quanto rendono
i capelli più secchi e crespi. Di conseguenza, in fase di lavaggio, essi
tendono ad essere sottoposti a maggiore stress, che ne indebolisce la
struttura, aumentando le possibilità che i capelli si spezzino e cadano.
Naturalmente, le condizioni climatiche che caratterizzano i mesi invernali
possono provocare danni maggiori qualora i capelli siano già fragili dal punto
di vista strutturale (o se il soggetto soffre di alopecia).
Come già accennato, la caduta dei capelli rientra in un naturale processo di rinnovamento delle strutture; in un lasso di tempo che va dai 2 ai 7 anni circa, ogni capello conclude il proprio ciclo di vita, staccandosi dal bulbo. Di solito, i periodi in cui il ‘ricambio’ è più accentuato sono la primavera e l’autunno ma, in determinate circostanze, può protrarsi anche in inverno. Quando, però, i capelli appaiono secchi e crespi, è probabile che la caduta non sia naturale ma fisiologica, ossia imputabile ad uno stress eccessivo a carico del cuoio capelluto. Anche le presenze di zone diradate o meno folte sono un segnale d’allarme, sintomatico del fatto che la chioma non è in salute; se questi sintomi sono particolarmente evidenti, è opportuno rivolgersi ad uno specialista per un consulto.
Esistono svariati accorgimenti per proteggere la chioma dalle minacce dell’inverno; anzitutto, è consigliabile indossare un copricapo per tenere i capelli al riparo da pioggia, vento e freddo. Se possibile, è meglio optare per un cappello di lana o comunque composto principalmente di fibre naturali; quelle artificiali tendono a produrre cariche elettrostatiche che non sono certo di beneficio per il capello.
Naturalmente, è possibile intervenire anche tramite l’assunzione di integratori e farmaci specifici, in grado di corroborare la salute della chioma e del cuoio capelluto. Vi sono, ad esempio, numerosi prodotti Bioscalin contro la caduta capelli, facilmente acquistabili in farmacia ma anche negli e-commerce autorizzati come AnticaFarmaciaOrlandi, dal momento che non sono soggetti ad obbligo di prescrizione.
Il trattamento farmaceutico, però, da solo non basta, e va integrato con altre contromisure, soprattutto durante il lavaggio dei capelli. Il consiglio è di impiegare detergenti non aggressivi ad azione idratante, per garantire al cuoio capelluto ed alla chioma il nutrimento di cui hanno bisogno.