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Italia, Funerali “in nero”: Finanza scopre 130 portantini irregolari

Redazione 2

Italia, Funerali “in nero”: Finanza scopre 130 portantini irregolari

Gio, 17/11/2022 - 08:49

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Il nero ai funerali e’ dovuto, ma in questo caso riguarda il lavoro di disoccupati tra i 30 e i 50 anni impiegati come portantini nelle attivita’ di “spallaggio” dei funerali della zona, senza contratto ne’ tutele.

E’ quanto emerso nei controlli a 17 aziende del pescarese, effettuati nell’ambito dell’operazione “Steal Jobs” delle Fiamme Gialle di Pescara sul fenomeno del “lavoro sommerso” nel settore delle onoranze funebri della provincia. E sono 130 i dipendenti risultati irregolari nel rapporto di lavoro. Di questi, la meta’ completamente “in nero”, alcuni anche percettori del reddito di cittadinanza e delle misure di sostegno emergenziali per Covid-19.

L’attivita’ di intelligence e di controllo economico del territorio condotte dai finanzieri della Tenenza di Popoli sono state fondamentali nella ricostruzione di quello che appare come un vero e proprio schema d’azione fraudolento.

Nell’organizzazione dei funerali, infatti, le aziende di pompe funebri occultavano i portantini “in nero”, registrando, al loro posto, la presenza di dipendenti regolarmente assunti, nei verbali di chiusura feretro depositati al Comune. Con il risultato che spesso le stesse persone comparivano impiegate in piu’ funerali nello stesso momento.

Il trucco dell’ubiquita’ degli operatori veniva agganciato, poi, anche alla mancata contabilizzazione della fattura emessa per il servizio di somministrazione del personale reso ai competitors regolari. E’ cosi’ che tra contributi non versati e ricavi non dichiarati, l’80% del personale utilizzato in quasi 1.500 funerali ispezionati e’ risultato “in nero” o “irregolarmente impiegato” dalle ditte esecutrici delle esequie per circa 6.300 giornate lavorative.

Le verifiche dei finanzieri, avviate sulla scorta delle informazioni di rischio fornite da fonti d’intelligence, hanno coinvolto decine di Comuni dell’entroterra pescarese e si sono basate, in una prima fase, nell’acquisizione dei dati sui funerali celebrati negli anni 2019, 2020 e 2021.