“Le leggi esistono, gli interventi sono stati compiuti: se pero’ si muore schiacciati da un macchinario o sotto tonnellate di tubi, e’ evidente che ne’ i controlli di sicurezza ne’ un’adeguata presenza di dispositivi di prevenzione hanno funzionato.
Di fronte a questo quotidiano stillicidio, non credo servano nuovi inasprimenti delle pene, quanto piuttosto un significativo incremento di controlli e procedure che tutelino realmente i lavoratori”.
Lo dice Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera, intervenendo ad Agora’ su Rai3.