Fatti dall'Italia

Giornata per le vittime di abusi. I Vescovi siciliani: “Serve il massimo impegno”

Il 18 si celebra la II Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili.

L’iniziativa, istituita in corrispondenza della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, “coinvolge tutta la comunita’ cristiana nella preghiera, nella richiesta di perdono per i peccati commessi e nella sensibilizzazione riguardo a questa dolorosa realta'”.

Afferma il vescovo di Acireale Antonino Raspanti, presidente della Conferenza espiscopale siciliana: “Siamo chiamati tutti a formarci e a crescere nella fiducia. Organizziamo momenti di condivisione e ascolto per dare vita a una rinnovata forma di accompagnamento e sostegno. La responsabilita’ educativa interpella ciascuno di noi”.

 Il tema che accompagna questo secondo appuntamento di consapevolezza e comunione e’ tratto dal Salmo 147: “Il Signore risana i cuori affranti e fascia le loro ferite”. Dal dolore alla consolazione. Il Salmo, spiega a Diocesi di Acireale, “celebra il Signore che ha creato il mondo e se ne prende cura, mantenendolo in vita e, allo stesso tempo, non abbandonando mai il suo popolo nel caos del dolore che sconvolge la quotidianita’ e a volte fa smarrire l’identita’.

L’immagine della cura delle ferite del cuore lascia intendere la capacita’ di Dio di conoscere la sua gente nel profondo: ci sono ferite che non traspaiono all’esterno e che sono incise nell’intimo dove Dio sa arrivare per lenire il dolore e per avviare una guarigione profonda. Questa e’ la consolazione che spetta a coloro che sono legati al Signore: i dolori non sono esclusi e nessun dolore e’ definitivo”. La consolazione diventa prossimita’, accompagnamento, custodia, cura, prevenzione e formazione: “Non si puo’ distogliere lo sguardo davanti alle ferite provocate da ogni forma di abuso, ne’ ci puo’ essere guarigione senza la presa in carico del dolore altrui. Nella fiducia del conforto del Signore in ogni dolore, ciascuno e’ chiamato a sostenere questa nuova coscienza che matura e cresce nelle nostre Chiese”.

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