Un genitore è stato condannato a 4 mesi di reclusione dal Tribunale di Parma per aver offeso pubblicamente una docente di una scuola di Parma, insultandola nell’androne dell’istituto scolastico. Lo rende noto la Gilda degli Insegnanti, sezione di Parma e Piacenza.
In una nota il sindacato ha spiegato: “Il giudice ha recepito totalmente le richieste dell’accusa, la sentenza segna una positiva inversione di tendenza rispetto al recente passato, più volte a Parma c’era stata un’interpretazione ‘più larga’, erroneamente casi analoghi non erano stati ritenuti un oltraggio a pubblico ufficiale. Purtroppo, a causa degli scrupoli di riservatezza della collega interessata abbiamo saputo del risvolto giudiziario a procedimento iniziato e non è stato tecnicamente possibile costituirci parte civile, altrimenti lo avremmo fatto”.
L’insegnante è un pubblico ufficiale Il professore, nel momento in cui esercita la sua funzione, e cioè quando si trova a scuola, è un pubblico ufficiale a tutti gli effetti. L’ingiuria, oggi depenalizzata, costituisce ancora reato se rivolta ad un pubblico ufficiale: trattasi di oltraggio a pubblico ufficiale, delitto che può essere commesso dall’alunno che insulti apertamente il docente o che lo denigri in presenza di altre persone. (Orizzonte Scuola).