Tra i vulcani più attivi in Europa, il Monte Etna è tra le destinazioni italiane più affascinanti non solo per viaggiatori avventurosi ed amanti della neve, ma anche per enofili e buongustai che possono apprezzare la ricchezza delle attività offerte dal suo suolo fertile. Perché, se da una parte i vulcani tendono ad essere associati alla distruzione, dall’altra possono anche offrire spiragli di scoperta e far luce sulla storia di un’intera regione. Di seguito vi presentiamo le migliori esperienze da non perdere nei pressi del vulcano.
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Negli ultimi 20 anni, i vini vulcanici dell’Etna sono riusciti ad affermarsi passando
dall’anonimato alla celebrità, venendo ambiti dai consumatori che ne apprezzano
l’acidità equilibrata, la mineralità e anche la dedizione necessaria a far sì che l’uva maturi in condizioni
difficili. In zona troverai vitigni prevalentemente autoctoni, tra cui il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio a
uve rosse, il Carricante e il Catarratto a uve bianche, tutte coltivate con viti
ad alberello e quindi vicinissime al
terreno.
Per un’introduzione a 360 gradi sui vini del vulcano, puoi prenotare visite guidate tramite le compagnie che offrono tour personalizzati tra i migliori vigneti della zona. Tra queste, ad esempio, l’Etna Wine Tour ti porta in due tenute, dove ti unirai ai proprietari per passeggiate in mezzo ai vigneti, degustazioni di vino e pranzo a base di prodotti locali. La cantina più antica è quella del Barone di Villagrande, un’azienda di decima generazione, fondata nel 1727 e portata avanti ancora oggi dalla famiglia Nicolosi Asmundo.
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La Sicilia è una terra di contrasti, ma quest’assioma diventa ancor più evidente sull’Etna, dove fuoco, terra, aria e acqua convergono in un solo elemento. Alcune aziende accompagnano i viaggiatori in escursioni lungo il vulcano, dando la possibilità di scegliere fra un tour mattutino, una passeggiata al tramonto o un’escursione di un’intera giornata a seconda del tuo livello di interesse. Puoi anche camminare lungo i crateri centrali e quelli sudorientali, calpestando un mix di colate laviche antiche e recenti.
Molti escursionisti decidono spesso di portare con sé anche il classico kit di sopravvivenza tecnologico da viaggio, un aiuto essenziale per farsi trovare sempre pronti davanti a ogni minimo imprevisto come ad esempio l’esaurimento della batteria del proprio smartphone, rischio che verrebbe scongiurato grazie all’utilizzo di un powerbank. Gli amanti dei cavalli potrebbero invece voler esplorare il vulcano da una prospettiva diversa, ossia seduti una sella. A questo ci pensano alcune agenzie che propongono una serie di escursioni intorno all’Etna, in cui gli interessati e le guide vivranno quest’esperienza a cavallo.
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Non ci siamo dimenticati di chi va anche alla ricerca di nuovi sapori. Chi visita per la prima volta quest’area non può non correre ad assaggiare il Pistacchio Verde di Bronte, considerato “l’Oro Verde di Sicilia”, una delle colture più iconiche della regione e prodotto DOP. Viene raccolto sul vulcano negli anni dispari ed utilizzato in alcuni dei piatti più famosi della zona, dai dolci come granite e cannoli alla pasta e agli arancini di riso fritti.
Puoi provare alcuni dei migliori dolci locali al pistacchio al Bar Conti Gallenti a Bronte o al Bar Pasticceria Santo Musumeci a Linguaglossa. Se, come molti, rimarrete folgorati e l’anno prossimo a ottobre ricapiterete da quelle parti, allora vi consigliamo di fare un salto direttamente alla Sagra del Pistacchio di Bronte. Un modo per concludere il vostro viaggio di scoperta dell’Etna, nella maniera più dolce possibile.