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Caltanissetta, venerdì in Cattedrale “Pinuccio” con Aldo Rapè e le musiche di Zafarà

Marcella Sardo

Caltanissetta, venerdì in Cattedrale “Pinuccio” con Aldo Rapè e le musiche di Zafarà

Sab, 05/11/2022 - 08:00

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Venerdì 11 Novembre alle ore 20.00 nella Cattedrale Santa Maria La Nova di Caltanissetta verrà messo in scena “Pinuccio”.

Caltanissetta e le miniere. Una città con la sua storia passata, il suo settore lavorativo così produttivo per alcuni ma così amaro e talvolta letale per altri, le sue origini culturali, il suo dolore che, a denti stretti, veniva sopportato dai suoi “figli”. Padri di famiglia, usciti da casa per andare a lavorare prima che sorgesse l’alba per rientrare quando ormai il sole era tramontato, uomini che camminavano al fianco dei “Carusi”, quei bambini – in alcuni casi avevano solo 5 anni – scesi nelle viscere della terra per poter contribuire a sostenere economicamente la famiglia.

Questo è il contesto dal quale nasce “Pinuccio”, un monologo di e con Aldo Rapè che racconta in prima persona l’esperienza Peppino, un bambino di 10 anni rinominato “Pinuccio” appena prima di cominciare a lavorare nella miniera di zolfo di Gessolungo a Caltanissetta. Rimasto orfano di padre (zolfataro morto nel buio di quella stessa miniera), diventa “carusu di miniera” e scende a lavorare nudo nelle viscere della terra con gli altri due suoi fratellini (rispettivamente di otto e sei anni) e da lì inizia a raccontare la sua storia.

Peppino è uno dei tanti bambini che hanno sacrificato l’infanzia e che in alcuni casi, dalle miniere non sono più usciti.

La rappresentazione teatrale, ricca di pathos, verrà messa in scena venerdì 11 novembre alle ore 20 nella chiesa Santa Maria La Nova di Caltanissetta.

Il testo approda, come spiega il regista Aldo Rapè “in punta di piedi” in un luogo dal forte significato simbolico dato che la storia e la memoria “del caruso Pinuccio e dei suoi fratelli verrà raccontata in una delle tante chiese dove veniva vietato l’ingresso per i funerali degli zolfatari”.

Un evento volutamente libero e gratuito che permetterà ai cittadini di poter essere protagonisti e spettatori di questo spettacolo organizzato alla vigilia della “Giornata Regionale in memoria delle vittime delle miniere”, ricorrenza che volutamente coincide con il 141° anniversario della tragedia avvenuta nella miniera di Gessolungo il 12 Novembre 1881, un incidente nel quale morirono 65 minatori tra cui 19 “Carusi”.

Ad arricchire di emozioni la scena sarà presente Sergio Zafarana (in arte Zafarà) con la sua musica dal vivo, i tecnici delle luci Tiziano Lamarca, Marco Tumminelli e Marco Maira e “La Flagellazione”, una delle vare che escono in processione il giovedì Santo.

L’evento è stato curato dall’assessorato alla Cultura del comune di Caltanissetta, guidato da Marcella Natale e dall’associazione Piccoli Gruppi Sacri con il suo presidente Michele Spena che, ormai da anni, promuove la destagionalizzazione dei riti della Settimana Santa di Caltanissetta per sottolinearne l’importanza in ambito culturale, sociale e religioso.

La stessa genesi di “Vare” e “Varicedde”, del resto è legata a segni di devozione ed ex voto che hanno avuto origine proprio a seguito della tragedia Gessolungo.

Dopo la presenza della “Veronica” alla celebrazione del 2021, adesso un altro gruppo sacro viene portato in Cattedrale per simboleggiare un altro momento drammatico della Via Crucis e l’analogia con la sofferenza dei minatori dell’epoca.

La “Flagellazione”, adesso detenuta dai Fratelli Calogero e Ferdinando Cervellione, venne commissionata dagli zolfatai della miniera di Gessolungo e rappresenta il momento in cui Ponzio Pilato consegna Gesù ai flagellatori, per accontentare il popolo che vuole vedere sangue e dolore. Il Cristo è infatti rappresentato nel momento in cui, con dolorosa rassegnazione, affronta la crudele tortura ed i suoi rabbiosi e satanici aguzzini.

La realizzazione di questo gruppo sacro fu piuttosto lunga: fu iniziato nel 1888 dai Biangardi e terminato solo nel 1909 a opera dei discepoli dei due scultori napoletani.

Un desiderio di riscatto e valorizzazione della città che ha avuto il sostegno e il contributo dell’Amministrazione Comunale che già dall’anno scorso ha immediatamente apprezzato la scelta del Presidente Musumeci di individuare come data della Commemorazione per le vittime delle miniere il 12 Novembre e sta organizzando, con particolare impegno degli assessori Marcella Natale e Marcello Frangiamone, iniziative ed eventi per sostenere la memoria del passato e trasformare questa storia in opportunità di sviluppo per il futuro.

La rappresentazione teatrale per l’omaggio ai Carusi di Gessolungo è stata patrocinata, oltre che dall’associazione Piccoli Gruppi Sacri e dal Comune di Caltanissetta, anche dalla Diocesi di Caltanissetta, Miniera Sonde d’Arte, Le vie dello Zolfo e l’associazione Giovedì Santo.

Tra le iniziative proposte dalla città, sempre l’11 Novembre, ci sarà la mattina un Convegno “Le vie dello zolfo” con la stipula di un protocollo d’intesa tra una decina di Comuni a vocazione mineraria e alle ore 16 il convegno “La chiesa nissena e il mondo della Zolfara” nella chiesa San Giovanni promosso dall’Ufficio Comunicazioni e Cultura della Diocesi di Caltanissetta.

Il 12 novembre, le celebrazioni riprenderanno con la Commemorazione al Cimitero dei Carusi che sarà seguita da una celebrazione eucaristica officiata dal vicario diocesano Padre Onofrio Castelli alle ore 11 in Cattedrale. Liturgia che si concluderà prima che venga rispettato “un minuto di silenzio in memoria delle vittime” così come prevede la direttiva regionale.

Dall’11 al 13 novembre, infine, all’hotel San Michele di Caltanissetta si terrà il 44° Sicily Minieral Show promosso dall’Associazione Mineralogica Paleontologica e della Cultura della Solfara di Sicilia presieduta da Michele Brescia.

Per chi vorrà assistere alla rappresentazione teatrale di “Pinuccio” l’appuntamento è per venerdì 11 Novembre alle ore 20 ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili nella chiesa Santa Maria La Nova.

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