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Caltanissetta si cura: “La città merita una piscina con profondità adeguata”

Lunedì 28 novembre, a Palazzo del Carmine, si è tenuto un consiglio comunale che ha affrontato diversi punti tra cui la discussione legata alla Piscina Comunale e alla “variante urbanistica” necessaria per poter consentire allo svolgimento dei lavori.

Un nodo molto a cuore ai Nisseni che ormai da anni non possono usufruire dell’imponente infrastruttura realizzata in via Rochester e che, fino a qualche anno fa, rappresentava un fiore all’occhiello e un punto di riferimento per attività sportive amatoriali, agonistiche e per finalità ludiche o sanitarie.

La variante è stata approvata ma il comitato “Caltanissetta si cura”, recentemente costituito, ha ancora delle perplessità che in sede di consiglio non sono state completamente dissipate.

“Prendiamo atto del fatto che l’approvazione della variante è cosa giusta e necessaria, ma dalla discussione è emerso un particolare che come cittadini non possiamo non rilevare – ha commentato il presidente Sergio Cirlinci -. Preoccupa il problema della profondità della vasca. Attualmente parte da un minimo di mt.1,40, per arrivare ad un massimo di circa 4 metri.

Dal documento presentato si evince che viene citata una profondità unica di mt.1,40, ciò come detto escluderebbe da subito discipline come Pallanuoto e Nuoto Sincronizzato mettendo a rischio non tanto l’omologazione, ma l’autorizzazione a svolgere gare a livello regionale e nazionali.

Vero è che il dettaglio tecnico verrà affrontato nella conferenza di servizio, ma questo nostro intervento è volto a prevenire, non vorremmo infatti che, come spesso accade, passi quello che non deve passare.

Questa preoccupazione aumenta nel sentire le parole dell’assessore Caracausi che come al solito ci appare assolutamente inadeguato al ruolo. Infatti questi garantisce che la profondità non creerebbe problemi ma conferma comunque che ciò escluderebbe alcune discipline.

Aggiunge discipline che, parole sue “in città non ci sono mai state”.

Questo non e’ accettabile da un assessore che dovrebbe ambire a che la città abbia il meglio e offra il meglio per creare condizioni di crescita. Parla inoltre di costi elevati per la ditta e per giustificare il tutto tira fuori discorsi da puro ambientalista. Con tutto il rispetto per l’ambiente, troviamo questi discorsi essere quasi una difesa d’ufficio della ditta. Fatto questo molto inquietante, da un assessore ci aspettiamo che difenda e tuteli solo la città.

Probabilmente ci si accontenta, così come avvenuto con il Tomaselli dove si potranno giocare a calcio ma sino alla serie D.

Più confortanti le parole del Sindaco, che nel suo intervento ha precisato che si farà di tutto per dare alla città una struttura completa. Auspichiamo che il Sindaco prenda atto dell’inadeguatezza dell’assessore Caracausi dimostrata anche in altre occasioni, chiediamo all’intero consiglio comunale di sostenere la richiesta del consigliere Michele D’Oro che si era reso disponibile, almeno in un primo momento, a proporre una mozione che impegnasse l’amministrazione a far realizzare alla ditta una profondità non inferiore al mt.1,80.

Abbiamo altresì rilevato ,dagli interventi dei consiglieri comunali, una sorta di paura che la ditta possa abbandonare l’incarico. Se questa nostra impressione fosse vera non sarebbe una cosa buona per la città. Sulle paure non si costruisce nulla, il consiglio comunale deve agire per il bene della città senza remore e paure.

Noi nisseni vogliamo una piscina che sia degna di essere chiamata tale e non una mezza o non piscina. Non dobbiamo accontentarci e magari ringraziare la ditta, dobbiamo guardare sempre in avanti ed auspicare che la città possa avere sempre il meglio, non possiamo, difronte a certe paure, accogliere supinamente le richieste della ditta a svantaggio della città.

Vediamo adesso chi dei 24 consiglieri proporrà una siffatta mozione, da lì capiremo anche se sono solo paure o c’è anche dell’altro. Noi continueremo con il nostro impegno nel vigilare e segnalare quello che la politica magari non dice chiaramente”.

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