Panchina rossa, scarpe rosse, cartelloni, messaggi, fiori e tanti elaborati. Questo e tanto altro ancora è stato realizzato dagli studenti dell’Istituto Sebastiano Mottura di Caltanissetta in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Ad arricchire la gioranta di contenuti e riflessioni l’istituto ha accolto l’incontro “Questo non è amore” organizzato, ogni anno, dalla Polizia di Stato in sinergia con altre istituzioni che si occupano di accoglienza, prevenzione e tutela delle donne vittime di violenza e dei loro maltrattanti.
La Polizia di Stato da anni porta avanti la campagna
permanente contro la violenza di genere “Questo non è amore” che mira a
sviluppare maggior consapevolezza in tutta la cittadinanza ed in particolare
nelle donne sul pericolo di certi comportamenti che spesso vengono anche
tollerati; le equipe di investigatori, psicologi e membri di associazioni che
tutelano le donne forniscono notizie, sostegno e aiuto a chi decide di
sottrarsi ad un mondo di brutalità che spesso coinvolge anche bambini.
Dopo un breve saluto della Dirigente Scolastica Laura Zurli, hanno intrattenuto i ragazzi il Commissario Capo della Polizia di Stato Lorena Latino, dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Caltanissetta, l’Avvocato Sergio Iacona, presidente della Camera Penale Caltanissetta e l’Avvocato Valentina Matraxia, presidente del Centro Antiviolenza Galatea Caltanissetta. Ha moderato l’incontro la Professoressa Grazia Augello, referente per la legalità dell’Istituto.
La violenza sulle donne è un dramma che condiziona tutti gli aspetti della vita sociale e rappresenta una delle forme più evidenti di diseguaglianza. Proprio perché si tratta di un problema strutturale, è necessario che l’azione di prevenzione di questo fenomeno parta dalle scuole, dove i ragazzi e le ragazze possono apprendere valori quali il rispetto, l’etica e la legalità. All’interno del contesto scolastico è, infatti, possibile educare, sensibilizzare e informare su un tema così attuale e così importante che riguarda tutti, nessuno escluso. La violenza sulle donne, essendo un fenomeno trasversale, necessita di un approccio che vada oltre le semplici misure repressive, ma che si fondi su veri e propri percorsi formativi educanti.
Dall’1 gennaio al 31 ottobre 2022 la Questura di Caltanissetta ha eseguito 130 interventi per liti in famiglia; 76 di questi sono confluiti nell’applicativo SCUDO, del portale del Sistema informativo interforze che consente di evidenziare i precedenti interventi degli equipaggi nei confronti di vittime di lite, o violenza, anche nei casi in cui non sia stata proposta denuncia o querela. In 46 casi sono state inviate informative all’Autorità Giudiziaria per “codice rosso”, la procedura di legge che prevede un intervento immediato delle autorità competenti. Infine il Questore ha emesso 6 provvedimenti di ammonimento: 4 per stalking e 2 per violenza domestica.
Gli alunni hanno potuto comprendere meglio le sfumature di una piaga sociale che può e deve essere curata soltanto se si promuove la cultura del rispetto dell’altro, dell’accoglienza delle posizioni divergenti alle proprie e, in generale, della non violenza. Momenti di riflessione e di crescita svolti sotto la guida attenta e vigile dei docenti per comrpendere che la donna va rispettata e onorata sempre, proprio come ogni altro essere umano.
“I docenti del nostro istituto si prendono cura degli alunni curandone la crescita e formazione non soltanto in ambito disciplinare e nozionistico ma anche umano e sociale – ha commentato la dirigente a margine dell’incontro -. La nostra scuola si fa promotrice di questi valori affinché i giovani siano consapevoli del valore del rispetto”.