“Sarà un lungo percorso quello di ristrutturazione degli ospedali nel post Covid. Periodo nel quale tutto è stato possibile soprattutto sul fronte assunzioni e reclutamento del personale”.
A raccontare lo status quo è il sindadi Caltanissetta Roberto Gamino che, a margine do una video conferenza, ha spiegato che “ci saranno incontri dedicati per i singoli ospedali con i sindaci dei paesi interessati. La programmazione per il Sant’Elia sarà condivisa. Il direttore generale dell’Asp Alessandro Caltagirone sentito nella conferenza dei sindaci che si è tenuta giovedì, dopo aver ascoltato le nostre istanze ha compreso che non molleremo”.
La conferenza dei sindaci diventerà “permanente” perché, spiega il primo cittadino, vuol dire che si potrà riunire ogni volta che lo riterrà opportuno senza troppe “pastoie burocratiche”.
Tutto ciò per mirare a due obiettivi principali, più urgenti per il Sant’Elia: rendere più efficiente il pronto soccorso, ripristinare il reparto di pneumologia e scorporare gli altri reparti.
“La prossima settimana – ha proseguito Gambono – mi recherò personalmente al Sant’Elia. Per la provincia abbiamo stabilito che è necessario potenziare gli ospedali di Mazzarino, Niscemi e Mussomeli per sgonfiare la pressione su Caltanissetta e Gela. Comprendo perfettamente che sono numerose le urgenze e le emergenze da affrontare, e l’ordine del giorno che abbiamo presentato alla governance dell’ Asp è la dimostrazione che le istanze dei cittadini le ascoltiamo e le recepiamo. E’ vero non siamo medici, anche se per fortuna alcuni di noi lo sono e le loro osservazioni sono un contributo fondamentale per noi. Ma siamo sindaci e la responsabilità alla fine è sempre nostra. Il diritto alla salute – ha concluso – è imprescindibile e pretendiamo, che chi ha la responsabilità di garantire la salute di tutti quanti noi, faccia il proprio dovere. La gestione della sanità non può diventare feudo di orticelli della politica da tutelare o campo di vendette da consumare.
Sia chiaro a tutti”.