Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata dall’Avis di Caltanissetta, associazione che si impegna per il benessere sociale ma che si trova a dover vivere disservizi che ritiene ormai inaccettabili.
A seguire il testo completo:
Ormai da mesi il centro
trasfusionale di Caltanissetta è affollato da aspiranti donatori – tra cui
moltissimi studenti -, donatori e da tutta quell’ utenza che si presenta anche
per altre esigenze di salute.
Giornalmente si contano all’ingresso più di venti persone, utenza costretta a stare in spazi ristretti in cui risulta difficile trovare posto non soltanto per sedersi e attendere ma anche, ad esempio, per compilare il questionario-donazione, sostare su richiesta del personale sanitario prima e dopo la donazione o addirittura per fare colazione.
Alcuni giorni, addirittura, vi è l’esclusiva presenza di una sola infermiera e molti donatori, vista la troppa attesa, decidono di andare via. Ciò costituisce non solo una mortificazione per l’Avis ma soprattutto una perdita di sangue prezioso per tutti i pazienti che ne necessitano, costringendo l’Asp di Caltanissetta a rivolgersi ad altre Province.
Uno spreco in tutti i sensi considerando che da mesi il nuovo centro trasfusionale, che si trova all’ingresso dell’ospedale Sant’Elia, è stato ristrutturato e arredato, pronto per accogliere tutti.
L’Avis, in questi anni, ha portato centinaia e centinaia di nuovi donatori, e continuerà a impegnarsi per portarli ma l’attuale location non è più idonea a sostenere la continua e numerosa presenza giornaliera di donatori.
Chiediamo, quindi, ai manager dell’Asp, un intervento celere al fine di far sì che tutto possa risolversi nel più breve tempo possibile.
Ce lo auguriamo e anche stavolta non ci scoraggiamo.