Cultura

Beni culturali, la mostra “Ulisse in Sicilia” a Gela riapre fino al 15 gennaio. Schifani: «Occasione di crescita turistica»

La mostra “Ulisse in Sicilia, i luoghi del Mito”, nel nuovo padiglione realizzato nel sito di Bosco Littorio all’interno del Parco Archeologico di Gela, riapre al pubblico domani (11 novembre), a partire dalle 9.30, con interessanti e inediti reperti. Una opportunità per ammirare il patrimonio archeologico proveniente da vari musei, con al centro la “Nave di Gela”, databile tra il VI e il V secolo avanti Cristo e rinvenuta nei fondali antistanti la costa di Bulala della città siciliana. 

«Abbiamo voluto rispondere alla forte richiesta proveniente dal territorio – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – che, grazie anche a questa mostra, ha l’occasione di valorizzare il proprio patrimonio storico-archeologico. La Sicilia deve puntare sui propri tesori culturali e naturalistici, unici al mondo, come motore di crescita turistica ed economica». 

Inaugurata lo scorso 22 luglio, l’esposizione ha accolto oltre 45 mila visitatori. Il nuovo allestimento, sollecitato dal grande successo di presenze registrate in appena tre mesi, risponde all’esigenza di soddisfare la curiosità dei tanti turisti e delle scolaresche attratte dalla nave più antica del mondo e dal fascino del mito di Ulisse. 
«La mostra allestita nella nuova area espositiva di Bosco Littorio – sottolinea il dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Franco Fazio – si è rivelata un elemento di grande attrattiva e di rilancio per l’area di Gela che, pur ricca di preziose testimonianze storico-archeologiche, resta spesso ai margini dei circuiti turistico-culturali della Sicilia. La riapertura della mostra, peraltro, potrà soddisfare le numerose richieste pervenute dagli istituti scolastici della Sicilia».

In esposizione ci saranno nuovi oggetti, alcuni dei quali inediti, che prenderanno il posto del materiale espositivo che è stato restituito ai musei italiani ed esteri di appartenenza, in virtù dei contratti di prestito. L’integrazione è stata curata dalla Soprintendenza di Caltanissetta che ha anche provveduto alla selezione del materiale archeologico, prevalentemente proveniente dal carico della nave greca arcaica di Gela. Tra le novità alcuni reperti peculiari come un cinghialetto fittile e uno zufolo in terracotta, provenienti dal relitto greco, e un prezioso cratere a colonnette a figure rosse del Museo archeologico di Caltanissetta, dove sono raffigurate Cassandra e Clitemnestra.

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