Una donna di 59 anni affetta da sclerosi multipla è stata sottoposta a un delicato doppio intervento chirurgico per una rarissima forma di “carcinoma endometriale con metastasi singola cerebrale”. La donna, che era arrivata in ospedale per difficoltà riscontrate nell’uso del linguaggio e nell’attenzione, è stata operata al Policlinico di Bari, in un intervento della durata complessiva di otto ore, nel quale i medici hanno prima asportato l’utero, poi le metastasi cerebrali.
La paziente, che aveva manifestano i sintomi circa una settimana prima del ricovero – poi peggiorati nei giorni successivi – è salva grazie all’intervento tempestivo della task force multidisciplinare composta dagli specialisti delle unità di Ginecologia e ostetricia e di Neurochirurgia. Una volta ricoverata nell’unità operativa complessa di Neurologia universitaria “L. Amaducci”, la donna è stata sottoposta immediatamente a una serie di accertamenti, che hanno evidenziato un tumore cerebrale. Tuttavia, una consulenza ginecologica ha rivelato la presenza di un tumore all’endometrio. Cancro che aveva provocato, a sua volta, l’insorgenza di quello cerebrale.
L’intervento chirurgico ‘combinato’, e altamente
‘complesso’, è stato eseguito da più equipe mediche specializzate: una
ginecologica, coordinata dai professori Ettore Cicinelli e Marco Marinaccio,
un’altra neurochirugica, diretta dal professor Francesco Signorelli e dal
dottor Carlo Del Vecchio, e infine quella anestesiologica, guidata dalla
dottoressa Giuliana Primiceri. La paziente ha avuto un decorso postoperatorio
ottimale e, trascorsi 12 giorni in osservazione, è stata successivamente
trasferita in un Istituto di riabilitazione.
“Il caso è particolarmente interessante per l’estrema rarità di un carcinoma endometriale metastatico al cervello, un caso abbastanza raro se non unico, e per il fatto che il quadro clinico sia comparso in una paziente estremamente fragile affetta da sclerosi multipla sulla quale è stato effettuato un intervento chirurgico complesso, multidisciplinare, di alta specializzazione. Abbiamo scelto di affrontare entrambe le malattie in contemporanea in un’unica seduta operatoria per evitare due distinti interventi chirurgici date le condizioni cliniche fragili della paziente”, ha spiegato il prof. Ettore Cicinelli, direttore dell’unità operativa di Ginecologia e ostetricia del Policlinico di Bari. (Fonte TG Sky 24)