NEWS

Storico pareggio dell’Inter. Al Camp Nou di Barcellona è 3-3

L’atmosfera era quella delle grandi occasioni: non si sa se per l’errore arbitrale di San Siro all’andata, o per la rivincita della Champions League poi vinta dai nerazzurri nel 2010. Fatto sta che a Barcellona dopo l’1-0 di Milano di inizio ottobre, il clima per questa sfida di Champions League si era acceso, e la tifoseria “blaugrana” aveva atteso questa partita sparando fuochi d’artificio nel pre-match. L’Inter non ha affatto disatteso le aspettative, e con un Barella in versione “europeo”, e un Lautaro Martinez letale, si è tolta la soddisfazione di mettere in grossa crisi Xavi e tutto il Barcellona.

Un primo tempo di grande sofferenza, ma già cenni di pericolosità (1-0 parziale primo tempo). Al Camp Nou il contatore delle presenze ha fatto registrare il tutto esaurito con oltre 96 mila spettatori, di cui circa duemila portavano i colori nerazzurri dell’Inter. La situazione di classifica invitava a leggere un copione che si è poi confermato in campo, con i padroni di casa subito aggressivi, e l’Inter a provare a colpire di contropiede. Nella parte iniziale della gara i primi dieci minuti passavano quasi senza azioni particolarmente interessanti, con le due squadre impegnate più che altro a studiarsi a vicenda. Ma la qualità in avanti del Barcellona è stata tanta, e dopo un brivido causato dalla traversa di Dzeko, la squadra catalana passava in vantaggio con Dembele abile a sfruttare un passaggio millimetrico di Sergi Roberto.

Secondo tempo: l’Inter si dimostra mentalmente padrona della gara (2-3 il parziale secondo tempo). Ciò a cui si è assistito nel secondo tempo è stato qualcosa che fa bene a tutto il calcio italiano. La padronanza con cui i calciatori di Simone Inzaghi hanno condotto la gara in uno degli stadi più prestigiosi al mondo è stata da applausi: questi sono dati importanti quando si consultano le quote calcio relative a diverse kermesse sportive come la stessa Champions League, ma anche altre gare internazionali e nazionali, al fine di stabilire la propria puntata. I bookmakers pongono l’Inter di poco sopra il Barcellona per probabilità di passaggio, proprio grazie a questo prezioso pareggio. Non ci ha messo molto l’Inter a far vacillare le incertezze del Barcellona, e il goal del pareggio di Barella consacra definitivamente un calciatore di caratura mondiale. Ci ha pensato poi Lautaro a mettere il risultato sull’1-2, dopo un primo tempo in cui l’argentino era sembrato poco motivato. E lo stesso numero “10” nerazzurro sfornava l’assist per Goossens per il nuovo e terzo vantaggio dell’Inter dopo il pareggio momentaneo del solito Lewandowski. Lo stesso attaccante polacco ha siglato la rete del 3-3 dimostrando a tutti, perché il suo stipendio va oltre i sette milioni di euro a stagione a 34 anni.

Il pareggio dell’Inter al Camp Nou va ad aggiungersi ai pochi, ma valorosi risultati positivi conquistati dalle italiane in Catalogna. Se infatti escludiamo la clamorosa vittoria della Juventus due anni fa per 0-3 a porte chiuse con Pirlo allenatore, possiamo contare lo 0-0 del Milan nella stagione 2005-2006, un altro pareggio del Milan per 2-2 nel 2011, e infine il pareggio ottenuto dal Napoli nella Europa League dello scorso anno, che non ha però evitato l’eliminazione ai partenopei. Indimenticabile però uno storico pareggio della Fiorentina al Camp Nou, in una sfida in Coppa delle Coppe del ‘97 che venne definita fra i centravanti più forti al mondo in quel momento, Ronaldo e Batistuta. Ebbene, la squadra viola allenata da Ranieri riuscì a strappare un pareggio in casa del Barcellona, grazie proprio a una rete dell’argentino che poi fece il celebre gesto del dito sulla bocca per “zittire” i catalani.

Condividi