MUSSOMELI – Quella dell’11 ottobre, ieri, è stata la giornata assai cara ed emotiva al nostro concittadino Maestro Giovanni Geraci, durante la quale nella Cappella Sistina, nella basilica S.Pietro in Vaticano, il suo lavoro è stato eseguito dal coro pontificio in occasione della celebrazione liturgica in memoria del Papa Buono San Giovanni XXXIII. Ne ha dato notizia, ancor prima della celebrazione, lo stesso Maestro con una sua dettagliate e puntuale nota che così recita: Cari amici, oggi 11 ottobre 2022 nel 60° Anniversario del Concilio Vaticano II, nella memoria di San Giovanni XXIII Papa, il mio lavoro polifonico sul tema “ Signore di spighe indori” del grande Luigi Picchi sarà eseguito dalla Cappella Musicale Pontificia “Sistina” diretta dal maestro mons. Marcos Pavan nel corso della Solenne Celebrazione presieduta da Papa Francesco. Sono davvero molto felice ed emozionato! Mi gratifica tanto l’esecuzione di questo mio lavoro su “Signore di spighe indori”, perché lo considero rappresentativo del progetto di elaborazione polifonica di alcuni di quei canti del popolo di Dio composti all’alba del Concilio Vaticano II, raccolti nell’omonima pubblicazione edita dalle Edizioni Carrara. La felicità per me è doppia perché nel corso della stessa celebrazione nell’anniversario del Concilio, saranno eseguite anche due elaborazioni polifoniche (Chiesa di Dio e Un solo Signore) del maestro Josep Solé Coll, compagno di studi al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma e amico fraterno. Oltre a tanto altro, ci accomuna questa dedizione ad elaborare polifonicamente quei temi ormai popolari del primissimo post concilio: un lavoro che per certi versi è paragonabile a quello che i grandi polifonisti del passato fecero non solo elaborando polifonicamente temi gregoriani, ma anche quelli popolari (sacri, e a volte profani). Nel post concilio di Trento ai polifonisti veniva richiesto di curare l’intelligibilità del testo in latino che era compromessa dagli artifici contrappuntistici di scuola fiamminga; a noi polifonisti del 20° secolo del post Vaticano II, molto più modestamente ci viene richiesto di elaborare polifonicamente quei temi liturgici popolari, possibilmente in lingua viva, dove l’assemblea senza alcuna difficoltà può ritrovarsi a cantare, dando alla schola la possibilità di esprimersi utilizzando tutte le proprie potenzialità tecniche e virtuosistiche per veicolare con arte e bellezza il testo liturgico. Sarà bello ritrovarsi con lui in San Pietro, entrambi consapevoli della delicata missione che stiamo svolgendo con impegno, passione, professionalità e spirito vocazionale”. Il Maestro Geraci ha poi così commentato, al termine della celebrazione. “Non sto a descrivere il mio stato d’animo nel partecipare alla celebrazione, presieduta da Papa Francesco, perché sarebbe davvero difficile per me trovare le parole giuste per simili emozioni. Agli amici maestri mons. Marcos Pavan e Josep Solé Coll va la mia gratitudine per avermi fatto sentire come in famiglia!” Al nostro concittadino Maestro Giovanni Giovanni Geraci le nostre congratulazioni. “AD MAIORA SEMPER”