Ormai prossimo l’incontro tra arbitri e capitani del campionato di Eccellenza, concrete provvidenze per le squadre delle isole minori e per quelle che ne saranno ospiti, quindi un sempre più curato allestimento dei corsi di aggiornamento riservati ai dirigenti delle società.
Questi i tre punti cardine di un vasto campo di azione in allestimento nella Lega regionale dilettanti emersi nel corso del summit del calcio siciliano che per l’occasione registrava la qualificante presenza del presidente della LND nazionale, dott. Giancarlo Abete. Faceva gli onori di casa, in questa eccezionale edizione del consiglio direttivo regionale, allargato a tutte le componenti, il presidente della LND siciliana, Sandro Morgana.
Nel corso dei lavori si è parlato del notevole incremento nel campionato di Terza categoria che grazie all’impegno delle Delegazioni locali è rinato a nuova vita, mentre nel contempo è stata segnalata l’opportunità di una ristrutturazione del campionato Juniores che in questa stagione impegna ben 130 società.
Il presidente Abete, manifestando grande stima e soddisfazione per l’opera del Comitato presieduto dal presidente Sandro Morgana, ha ricordato che la Lega Nazionale Dilettanti si trova attualmente ad analizzare il problema del vincolo alla luce del decreto correttivo e del contratto di lavoro sportivo che interessa in particolare i calciatori di serie D. Abete ha altresì parlato del professionismo nel calcio femminile, ricordando che la FIGC è la prima Federazione sportiva che lo ha istituito ricordando altresì che solo quattro federazioni sportive (le altre sono Basket, Ciclismo e Golf) sono approdate al professionismo, all’interno del sistema CONI.
È stata politicamente interessante anche la prolusione del presidente Morgana, alla quale hanno fatto da contorno gli interventi di Santino Lo Presti, presidente onorario del CR Sicilia, di Josè Sorbello, presidente regionale AIAC, di Alessandro Bonaffini, delegato AIC, di Cristina Anastasi, presidente regionale AIA, Mario Tamà, vicepresidente vicario del CR Sicilia, e dell’altro vicepresidente Dino Corbo. Il presidente Abete, nel proprio intervento conclusivo, ha ricevuto particolari consensi quando ha dichiarato: “La Lega dilettanti è territorio, le esigenze della Sicilia hanno specificità che inducono a politiche di sviluppo diversificate, rispetto a quelle di altri territori. Dobbiamo capire che ad esempio il problema della sub-insularità va affrontato con provvedimenti straordinari, se consideriamo che una squadra di Terza categoria, come ad esempio, il Lampedusa deve affrontare tutte le trasferte in aereo e che le sue formazioni ospiti per raggiungere l’isola pelagica affrontano oneri maggiori a quelli relativi a tutti gli altri incontri esterni”.
Va detto che in un successivo incontro stampa il presidente Abete ha manifestato notevole interesse per la presenza del Catania nel campionato di serie D. “Non è la prima squadra professionistica che riparte dai dilettanti, ma quella rossazzurra è una società dai programmi pluriennali molto validi”.
Il tavolo presidenziale comprendeva anche Wanda Costantino, segretario CR Sicilia, e Calogero Giannopolo, vicesegretario CR Sicilia.