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Sicilia il 41,6% si oppone alla donazione di organi: Caltanissetta svetta con il 51%

Il 41,6% dei siciliani che rinnovano le carte d’identità, o che ne ottengono il rilascio per la prima volta, presso gli uffici Anagrafe dei Comuni, si oppone all’eventuale donazione degli organi. Il dato sule dichiarazioni di volontà rilasciate nell’Isola è aggiornato al 29 ottobre e viene reso noto dal Centro regionale trapianti.
La percentuale più alta di ‘no’ si registra in provincia di Caltanissetta (51%), la più bassa a Trapani (35,9%).

Per cercare di favorire una inversione di tendenza, il commissario dello Stato per la Regione Siciliana, Ignazio Portelli, ha deciso di inviare una nota a tutti i sindaci e ai commissari dei Comuni delle nove province siciliane affinché mettano in atto “ogni utile iniziativa volta a implementare l’azione degli uffici di Stato civile – si legge in una nota – impegnati nella cura degli specifici adempimenti previsti dalla vigente normativa in materia di donazione di organi”.

La nota è stata concordata nel corso di un incontro tra Portelli e il coordinatore del Crt Sicilia, Giorgio Battaglia, per contrastare l’opposizione alla donazione di organi registrata negli uffici Anagrafe.
“Un risultato poco confrontante – dice il commissario dello Stato – che evidenzia ampi margini di manovra per azioni di sensibilizzazione, verifica e controllo dei sottesi adempimenti amministrativi ed assicurare alla nostra Regione un buon livello di attuazione delle norme in materia di donazione”.
Nella nota si sottolinea come “l’obiettivo del rafforzamento del sistema assume maggiore rilevanza in quanto la disciplina nazionale sul silenzio-assenso alla donazione degli organi è ancora oggi inapplicata non essendo stato emanato il previsto documento ministeriale di attuazione”.

Ad oggi le dichiarazioni di volontà registrate negli uffici Anagrafe dei Comuni siciliani sono 891.658, di queste 520.502 (58,4%) sono di consenso e 371.156 (41,6%) di opposizione.
“Accogliamo con grande calore l’iniziativa del commissario dello Stato, sensibile all’alto valore etico e civile della donazione di organi, presupposto essenziale per gli interventi di trapianto cui è legata l’aspettativa di tanti pazienti affetti da insufficienza terminale d’organo – afferma Battaglia -. Diventa sempre più importante un ‘sì’ espresso al Comune dopo una serena riflessione, che scegliere in un momento di dolore dietro le porte di una rianimazione”.

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