Terza e ultima giornata di lavori per PharmEvolution, la convention evento della farmaceutica, che si conclude a stasera al Palalumbi di Taormina. Dopo aver declinato i temi della farmacia in chiave nazionale con convegni e approfondimenti, oggi l’atteso focus con i vertici della Farmaceutica regionale.
“Oggi siamo la regione con il miglior governo della spesa farmaceutica in Italia – sottolinea Alessandro Oteri responsabile Farmacovigilanza Regione Sicilia -, e questo ci permette di fare ragionamenti su come migliorare ulteriormente il governo della Farmaceutica. Negli ultimi 3, 4 anni abbiamo creato percorsi virtuosi facendo della Sicilia la regione con il più veloce accesso alle terapie”.
Un traguardo, quello della Farmaceutica siciliana, che è anche un punto di partenza per una farmacia d’avanguardia, come sottolinea il presidente di Federfarma Sicilia Gioacchino Nicolosi partecipando ai lavori della sessione mattutina.
“Dall’avvento della ricetta elettronica in poi – evidenzia Nicolosi – le migliori performance a livello nazionale sono quelle della Sicilia. Due anni fa abbiamo iniziato a informatizzare i piani terapeutici per avere un perfetto controllo sull’aderenza e l’iter è tuttora in corso. Bisogna vedere la spesa farmaceutica non solo come un costo, ma come un investimento sulla salute del paziente e quindi un risparmio futuro per il Servizio sanitario. Abbiamo raggiunto risultati importanti anche perché è cambiato il modo di lavorare con le istituzioni regionali e la prospettiva comune: se in precedenza la priorità dell’Assessorato era risparmiare sulla Farmaceutica (su mandato del Mef per i noti effetti della spending review), dal momento in cui abbiamo condiviso l’obiettivo di servire il cittadino-paziente è iniziato un nuovo corso”.
E di un new deal della Farmaceutica siciliana ha parlato anche il responsabile Dipartimento Pianificazione strategica Servizio farmaceutica Regione Sicilia Pasquale Cananzi. “Il punto di svolta – ha detto Cananzi – è stato rappresentato dall’attuale accordo della Dpc (la distribuzione per conto), che per certi versi è furtistico perché si fonda su una spiccata digitalizzazione, che non solo ottimizza gli aspetti logistici, tanto da movimentare 6 milioni di confezioni di farmaci in un anno con zero scaduti, ma consente pure di garantire maggiore appropriatezza prescrittiva man mano che vengono eliminati i vecchi piani cartacei”.
Ma non è tutto. La farmacia siciliana che si confronta a PharmEvolution guarda al futuro e alla possibilità di erogare nuovi servizi al cittadino.
“Per la farmacia del futuro – ha detto Roberto Tobia, presidente PGEU, il raggruppamento europeo delle farmacie e dei farmacisti – i servizi cognitivi rappresentano una nuova frontiera e una sfida che dobbiamo vincere nell’interesse del paziente. I servizi cognitivi, come l’aderenza alla terapia, possono essere al centro del rinnovo della convenzione nazionale che risale al secolo scorso, quando ancora non esisteva la distribuzione diretta e tantomeno la farmacia dei servizi”.
E proprio all’evoluzione dei servizi in farmacia punta lo studio clinico BOFE (Better Outcomes For Everybody – Migliori risultati per tutti) finanziato da Sofad e condotto da Federfarma Sicilia, in collaborazione con l’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia.
“In un momento in cui dilaga la cronicità – ha sottolineato il presidente Sofad Gaetano Cardiel – se la non aderenza alla terapia è la causa, allora la piena aderenza dei piani terapeutici può essere la risposta. Per questo abbiamo scelto di avviare un’azione dal basso grazie a Bofe, che si propone di valutare efficacia e costo-efficacia di un nuovo servizio svolto dai farmacisti di comunità, in collaborazione con medicina ospedaliera e territoriale, per monitorare due patologie croniche respiratorie: asma e broncopneumopatia cronico ostruttiva (Bpco), che hanno un’altissima incidenza sulla popolazione in Italia e nel mondo e che, generando costi diretti e indiretti, hanno un peso molto elevato sulla spesa sanitaria”.
A illustrare i risultati preliminari dello studio, il coordinatore del progetto e docente presso l’Università del Central Lancashire Andrea Manfrin. “Un paziente con asma controllata costa sette volte meno di un paziente con asma non controllata – ha sintetizzato Manfrin -. Lo studio Bofe ha reclutato 100 farmacie siciliane, altrettanti farmaciti e 835 pazienti, di cui il 50% sono stati controllati. E’ emerso che un paziente su due non ha terapia controllata e che l’aderenza tearapeutica può essere migliorata, questo si traduce in una migliore qualità di vita per il paziente, in un investimento oggi sulla sua salute e in un risparmio domani sulle terapie”.
Lo studio Bofe, ancora in itinere, rappresenta un prezioso strumento all’indomani della pandemia e apre nuovi orizzonti alla farmacia di prossimità, sempre più proiettata sull’erogazione di servizi avanzati al cittadino.
A moderare e tirare le fila del convegno il responsabile del Comitato scientifico di PharmEvolution Claudio Distefano. La sessione di lavori è proseguita in serata con il workshop “La farmacia dei servizi: istruzioni per l’uso” e con l’assemblea Agifar Sicilia, che riunisce i giovani farmacisti.
A fare da corollario all’ultima giornata di lavori congressuali una serie di eventi, tra demo, iniziative a tema e mini workshop organizzati direttamente negli stand.