MUSSOMELI – (DALLA SCUOLA) – Nei giorni scorsiGiovedì 13 ottobre gli studenti delle classi quarte e quinte del liceo classico dell’Istituto “Virgilio” di Mussomeli, accompagnati dai docenti Gabriella Barba, Francesco Burruano e Maria Rita Mendola, si sono recati a Palermo per una visita didattica nei luoghi dell’Antimafia. Nella mattinata gli studenti hanno visitato il “Museo Falcone-Borsellino”, un omaggio doveroso e necessario in occasione del 30esimo anniversario delle loro morti. Questo luogo di memoria è stato realizzato nel Palazzo di Giustizia dalla giunta distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati di Palermo e con il contributo determinante di Giovanni Paparcuri, collaboratore dei due magistrati. Nei locali del cosiddetto bunkerino sono esposti preziosi documenti relativi alle complesse e delicate indagini condotte dai magistrati, come quelle relative al maxiprocesso, ma anche vari strumenti tecnologici utilizzati dallo storico pool antimafia, come computer dell’epoca e una macchina per la microfilmatura. Oltre agli oggetti che testimoniano l’eccezionale professionalità di questi grandi servitori dello Stato, a emozionare gli studenti sono stati i tanti oggetti personali come la penna, il pacco di sigari, i posacenere, le papere e, in particolare, il biglietto d’amore che la moglie di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, aveva scritto al marito e che venne ritrovato dopo la loro morte. Altrettanto toccante la “lettera testamento” che Paolo Borsellino scrisse il 19 luglio 1992 per rispondere a una studentessa di Padova. Il magistrato non riuscì a completare la lettera perché poche ore dopo venne ucciso. La visita nei luoghi dell’Antimafia è proseguita presso il “No Mafia Memorial”, dove gli studenti, guidati con grandissima competenza da due ex liceali del Virgilio, Rosalia Alotta e Maria Chiara Quarta, hanno visitato sia le ricche mostre fotografiche sulla mafia e antimafia dalle origini ai nostri giorni sia la nuova No mafia Emotion 3.0, un progetto site-specific articolato in quattro installazioni che, utilizzando gli strumenti della digital art, ha permesso loro di fare un’esperienza immersiva molto coinvolgente dal punto di vista emotivo. Il percorso è iniziato dal “Caos” degli anni delle stragi di mafia con audio-video originali ed è proseguito con il Muro, The Wall, dove sono stati proiettati i criminali con le loro testimonianze originali per poi passare alla “Torre delle vittime” che hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla mafia e si è concluso con una ricostruzione della storia della mafia in 3D. E’ stata un’esperienza altamente formativa che ha rafforzato nella coscienza dei giovani la cultura dell’antimafia e della legalità e il senso di responsabilità etico-civile. https://youtu.be/WlYXuwnVTDs